Speciali
Il laboratorio d’arte è una sorpresa di talenti, l’attività dell’ AITSAM pordenone
Belle collaborazioni con le scuole del territorio
Nata nel 2004, tra le prime che si rivolgono ai familiari che hanno a che fare con il disagio psichico – non solo del Friuli, ma di tutta Italia -, l’AITSaM sezione di Pordenone sta cambiando fisionomia. “Se è vero che queste realtà associative sono figlie di un bisogno – spiega Mauro Conti, il presidente – è altrettanto vero che in questo decennio alcuni bisogni delle stesse famiglie sono diventati servizi”. In altre parole, dopo l’applicazione della legge Basaglia, di fatto dal ’99, le famiglie si erano trovate sole ad affrontare il problema di un malato che ritornava a casa. “Dalle loro necessità era nata anche la spinta emotiva di unirsi e aiutarsi – spiega Conti – così era nata l’AITSaM sezione di Pordenone. Oggi, che molto è stato normato e può essere organizzato in servizi e supporti, si pensi ad esempio all’istituzione dell’amministratore di sostegno, l’associazione si trova a svolgere ruoli diversi e cioè diventa almeno in parte gestore di servizi”.
L’ASSOCIAZIONE attraverso uno sportello sviluppa azioni a sostegno sia dei pazienti che delle loro famiglie. Ai primi si dedicano attività e spazi, tanto che questi possono passare in sede, sostarvi, usufruire di quanto offerto, ad esempio il supporto psicologico. Allo stesso modo le loro famiglie vengono supportate sia nelle incombenze burocratiche e sanitarie (i vari trattamenti), quanto nella possibilità di colloqui con lo psicologo- psicotarapeuta, servizio offerto dal 2017.
Lo Sportello è anche un riferimento pratico per gli amministratori di sostegno che seguono i pazienti: fornendo suggerimenti e seguendoli nella corretta gestione delle pratiche e nella stesura del rendiconto annuale dell’attività amministrativa svolta a favore del beneficiario.
I NUMERI L’AITSaM di Pordenone nel 2017 ha gestito direttamente 11 amministrati, mentre gli amministratori di sostegno che usufruiscono dei suoi servizi sono stati 63. A tale proposito si ricorda che nello stesso anno il totale dei beneficiari dell’amministratore di sostegno nel territorio sono stati oltre 2.300 ma solo il 14,1% (poco più di 300) rientra nel disagio mentale. Il territorio è quello di competenza del Tribunale di Pordenone (da Sacile a Maniago, da Spilimbergo a Portogruaro).
INFORMAZIONE NELLE SCUOLE E’ una attività svolta in rete con altre associazioni che registra belle collaborazioni e che sta dando grande soddisfazione. Quest’anno coinvolge due istituti pordenonesi, il Flora e il Leopardi Maiorana. Gli studenti che hanno fatto esplicita richiesta di conoscere questa realtà ancora avvolta nello stigma, vengono sia portati dentro le strutture del Dipartimento di Salute Mentale, in associazione e al laboratorio di San Vito al Tagliamento. Quest’ultimo è una bellissima realtà che sta regalando dei lavori straordinari grazie alla creatività dei pazienti colpiti dal disagio psichico e di persone amanti dell’arte.
SEMINARI La partecipazione è utile nella misura in cui assume il valore della testimonianza. Gli ultimi due eventi: il 14 aprile a Sacile e il 26 maggio a Maniago, entrambi dedicati all’amministratore di sostegno.
SCOPERTA DEL TERRITORIO Anche i pazienti, ovviamente, hanno spazi e attività loro dedicate. Oltre al Laboratorio di San Vito, l’associazione organizza per essi delle escursioni nel territorio, perché possano scoprire e vedere paesi, iniziative o mostre. “L’obiettivo è sempre quello – indirizza Conti – annullare lo stigma, perché i pregiudizi sono ancora tanti e per molti purtroppo sono semplicemente “i matti”.
CORDINAMENTO SPORTELLI L’associazione AITSaM lavora in sinergia con tutte le associazioni che hanno lo sportello per AdS, Le varie realtà poi sono legate in un Coordinamento Associazioni del Circondariato del Tribunale di Pordenone, alla cui guida c’è Lorenzo Cella. Questo affinché sia normato e omogeneo il modus operandi.
APPELLO All’associazione – male comune – non guasterebbe qualche socio e qualche volontario in più. Chi desidera informarsi può telefonare in sede 0434 -21286 (via De Paoli 19, Pordenone).