Famiglie di chi presenta disturbi psichici: l’attività dell’AITSaM Veneto Orientale

Dalla logica dell’assistenza a quella della autonomia e sicurezza economica

La nostra associazione parte dalle necessità e dai bisogni concreti delle famiglie con persone che presentano disturbi psichici”. Lo afferma la signora Tali Mattioli Corona, presidente nazionale della A.I.T.Sa.M. onlus (Associazione Italiana Tutela Salute Mentale). La incontriamo presso la ex scuola di Fratta di Oderzo (Tv). “Questa era una scuola speciale per bambini in situazione di handicap. L’Amministrazione comunale, ancora negli anni ’90, vincendo la diffidenza dei residenti, ce l’ha concessa in uso: è diventata la sede della nostra Associazione, ospita le nostre iniziative culturali e formative rivolte alle famiglie ed ai volontari. Vi abbiamo aperto un Centro Sociale per le attività delle persone con disturbi psichici”. L’Associazione circa 20 anni fa ha promosso anche la costituzione di una cooperativa sociale di tipo b, molto attiva nella provincia di Treviso, a partire dall’Opitergino-Mottense. “La cooperativa – spiega – ha l’obiettivo di sostenere l’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disagio psichico, consolidando le loro abilità. Supera la logica dell’assistenzialismo e sta facendo acquisire loro una sicurezza economica, rafforzando inoltre la propria identità sociale”.

LA STORIA DELL’ASSOCIAZIONE Va in parallelo con quella della psichiatria italiana, in particolare a partire dall’entrata in vigore della legge 180 del 1978, ispirata al pensiero dello psichiatra Franco Basaglia, che portò ad una nuova visione della salute mentale e delle cure delle persone con disturbo psichico: la legge ha restituito dignità ai malati ed ha indicato nei servizi territoriali i luoghi di cura da attivare, con la conseguente chiusura degli ospedali psichiatrici (allora tristemente chiamati ancora manicomi). Le famiglie dei pazienti furono chiamate in causa per costituire una rete a tutela dei propri cari, anche per le difficoltà connesse all’applicazione della nuova norma.

IL PRIMO PASSO Tali Mattioli Corona ricorda il primo passo ufficiale: nel maggio 1983, a Vicenza, per iniziativa di familiari di persone con disturbi psichici, volontari e sostenitori, venne costituito il “Coordinamento Regionale Veneto delle Associazioni dei familiari”, con una rete di circa 20 realtà diffuse capillarmente nelle diverse Ulss di tutte le province venete. “Il 24 ottobre 1994 – aggiunge – si costituì l’A.I.T.Sa.M. onlus quale Associazione nazionale di 2° livello”. Oltre che nella rete delle 20 sezioni venete, con una presenza anche a Portogruaro e San Donà di Piave, l’Associazione opera in Friuli Venezia Giulia (Pordenone) ed in Emilia Romagna (Bologna). Si persegue la strategia dell’Auto Mutuo Aiuto, che è una delle metodologie maggiormente efficaci.

OBIETTIVI “Miriamo – conclude – a sostenere la realizzazione delle migliori soluzioni per la prevenzione, la cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale delle persone colpite dal disturbo psichico. Puntiamo a svilupparne l’autonomia, compresa quella abitativa, la consapevolezza e la partecipazione”. In altre parole, l’Associazione si propone di migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, di contrastare il decadimento indotto dalla malattia e dall’emarginazione, di superare lo stigma sociale sempre incombente.