Portogruaro
Portogruaro, alla Dialisi 13 nuovi letti di ultima generazione
Completamente elettrici e predisposti per essere collegati alla cartella clinica informatizzata del paziente
Continua il percorso di innovazione tecnologia all’Ulss4, come tra l’altro annunciato dal direttore generale Carlo Bramezza all’indomani della chiusura del bilancio di esercizio 2017 che ha registrato un utile di 1,8 milioni di euro: mai prima d’ora un risultato simile in questa Azienda.
La novità riguarda in questo caso la Dialisi all’ospedale di Portogruaro dove da pochi giorni, non appena ultimato il collaudo, sono attivi 13 nuovi letti in sostituzione dei precedenti che erano in uso oltre 15 anni.
NEL DETTAGLIO Si tratta di letti bilancia, a 4 snodi, elettrici e regolabili in altezza, completi di tutti gli accessori come il sistema di pesatura omologato secondo la normativa europea recepita in Italia pochi mesi fa, e predisposti anche per la degenza di pazienti bariatrici sino ai 300 kg. Non si tratta dunque si “semplici” letti bensì di vere e proprie attrezzature sanitarie, registrate infatti nell’albo nazionale come dispositivi medici.
La dialisi di Portogruaro è stata inoltre fornita di 2 poltrone bilancia di recente immissione sul mercato italiano e anch’esse sono provviste di sistema di pesatura omologato. Sia i letti e sia le poltrone sono predisposte per il collegamento alla cartella clinica informatizzata dei singoli pazienti attraverso un apposito software in uso in questa Azienda. Il costo complessivo di letti e poltrone sfiora i 54 mila euro.
SISTEMI DI CONTROLLO “Oltre ad avere la funzione di monitorare la perdita di peso corporeo in corso di seduta dialitica – spiega il direttore della Dialisi, il dottor Michele Messa – questi letti di ultima generazione sono provvisti dei più avanzati sistemi di controllo e di allarme per il monitoraggio del peso, garantendo in tal modo maggior sicurezza sul paziente. Sono dotati inoltre dei più moderni sistemi di motorizzazione e mobilizzazione che forniscono un comfort decisamente migliore per il paziente e allo stesso tempo una migliore maneggevolezza per il personale che lo segue durante la seduta dialitica”.