Padri e figli: dal 13 maggio al Illegio

60 opere e 24 secoli di storia per riflettere sulla paternità

La mostra che il Comitato di San Floriano ha allestito a Illegio, frazione di Tolmezzo, per l’estate 2018 sarà ufficialmente inaugurata domenica 13 maggio, ore 16. Resterà aperta fino al 7 ottobre. E’ dedicata a “Padri e figli”. Il curatore è don Alessio Geretti che ha illustrato alla stampa l’intenso significato che sottende la mostra. Non sarà infatti solo occasione per ammirare 60 opere provenienti dall’Italia e da Belgio, Croazia, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Inghilterra, alcune mai prima viste nel nostro Paese e 4 opere del tutto inedite al panorama degli studiosi d’arte.Visitare la mostra di Illegio sarà riflettere sul significato dell’essere realmente padre, e al contempo dell’essere figli. “Essere padri è più impegnativo di quel che si pensi, perché bisogna volerlo quel figlio. La figura del padre solo tra gli esseri umani si avvicina a quella della madre. E il tema della paternità è quanto mai attuale, perché l’uomo contemporaneo spesso non sa più che differenza ci sia tra generare qualcuno e diventare realmente padre, né riesce facilmente a trovare vie di riconciliazione e di risanamento di fronte a tante ferite interiori”. Ventiquattro secoli di storia dell’arte, le opere più antiche esposte sono il Cratere a colonnette raffigurante il distacco di Ettore da Andromaca e dal figlio Astianatte, che giunge da Ruvo di Puglia e il gruppo Enea, Anchise ed Ascanio, dal museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, risalgono al 400 a. C.Le fonti sono la mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la letteratura cavalleresca e romantica, il teatro e la poesia.Riscopriremo commossi che anche Dio è Padre. Tante le affinità tra il nostro Dio e quello di altre fedi, ma solo nel cristianesimo Dio è Padre. Un Padre che abbraccia i figli irrequieti e spera che ritornino a casa. Tanti i nomi, più o meno celebri, degli artisti in mostra, Bernardo Strozzi, Carpaccio, Il Tintoretto, Palma Il giovane, Lorenzo Lippi, Rubens, Il Guercino, il russo Michail Vasilevic Nesterov.Notevole la presenza di un capolavoro drammatico “Il gruppo di Laocoonte” il sacerdote che nel tentativo estremo di salvare i propri figli sacrifica se stesso, segno di amore immenso, opera di tre maestri di Rodi. A Illegio sarà esposta la copia del Laocoonte. L’originale è ai Musei Vaticani. Data l’impossibilità di trasportarlo altrove, proprio per volontà dei Musei Vaticani una copia perfetta è stata realizzata e conservata a Bilbao. La vedremo e potremo anche sfiorarla.La mostra è sostenuta da numerosi enti regionali e nazionali, da sponsor e ambasciatori di Illegio. Nuovo presidente del Comitato di San Floriano, in luogo di mons. Angelo Zanello, sarà Claudio Siciliotti.Orari mostra: da martedì a sabato 10-19, domenica 9-20. Lunedì di agosto, settembre, ottobre aperto 10-19. Visite, come ogni anno, accompagnate dalle 40 giovani guide di Illegio.Info prenotazioni: mostra@illegio.it – www.illegio.it.Maria Luisa Gaspardo Agosti