Il Vescovo ai giovani: “Crescete nella capacità del dono”

La Visita Pastorale è arrivata anche nelle comunità parrocchiali di Sant’Antonio Abate e Santa Giovanna D’Arco

  Le comunità parrocchiali di Sant’Antonio Abate e Santa Giovanna D’Arco hanno incontrato il vescovo Giuseppe Pellegrini in questa settimana. Giovedì 26 pomeriggio è stato dedicato alla realtà di Villa D’Arco, incontrando prima i giovani ammalati che sopportano gravi infermità e poi una delle storiche famiglie del paese, i fratelli De Franceschi Narciso, Severino, Ivano e la sorella Irma. In serata il vescovo ha ascoltato i consigli parrocchiali Pastorale ed Economico, cogliendo la situazione della parrocchia e soprattutto le sue potenzialità con tante famiglie giovani. Il vescovo ha ricordato che il futuro della parrocchia non si fonda tanto sul parroco “residente”, quanto sul senso di comunità dei parrocchiani e sui doni che ognuno può offrire per il bene comune. La giornata è terminata con una cena fraterna in oratorio, a cui si sono uniti anche alcuni parrocchiani volontari.Il mattino di venerdì 27 aprile il vescovo ha incontrato il sindaco di Cordenons Andrea delle Vedove, con la giunta e i capogruppo di minoranza. L’incontro ha permesso di fare una panoramica sui campi in cui vi è una discreta collaborazione tra Amministrazione comunale e parrocchie. Si è descritto il rapporto Caritas e Servizi Sociali, l’impegno di promozione della Cultura e dei beni artistici delle chiese, la promozione degli oratori e in particolare dei Grest estivi, infine la risorsa educativa delle scuole materne da mettere in sinergia con la altre agenzie educative del territorio. L’incontro è continuato discutendo sulla crisi di natalità e sul ruolo della famiglia, problema che oggi tocca tutte le istituzioni educative. Nel pomeriggio del 27 aprile il vescovo ha incontrato la comunità parrocchiale di Sant’Antonio al Pasch, una piccola comunità ma con una grande storia di 40 anni di vita pastorale. Il vescovo ha impartito la cresima al giovane infermo Matteo Tome, nella grande commozione dei familiari e di alcuni parrocchiani. Mons. Giuseppe ha poi visitato l’antica e ancora all’avanguardia cartiera del “Gruppo Cordenons”, proprietà del conte Ferruccio Gilberti, con 200 operai, che cominciò a produrre nel 1630 per la Repubblica di Venezia e oggi produce carte speciali per le grandi firme. La cartiera è una realtà molto complessa per macchine e lavorazioni, che il vescovo ha percorso con grande interesse, accompagnato dal direttore Giorgio Monacelli, che dal 1984 ha fatto crescere e specializzare la produzione. La visita pastorale è proseguita incontrando una delle famiglie più numerose della parrocchia, i Lunardelli di via Pasch, la benedizione del vescovo è stata felicemente accolta da tutti, in particolare da anziani e bambini. In serata il Vescovo ha incontrato i consigli pastorali, invitandoli a cercare nell’ambito allargato dell’Unità Pastorale nuove proposte che possono coinvolgere e rilanciare la parrocchia. La cena con i volontari è stata un felice momento di comunione. Domenica 29 monsignor Giuseppe ha celebrato la messa a Sant’Antonio Abate, in comunione con le due comunità parrocchiali del Pasch e dei cattolici rumeni che si trovano ogni domenica per l messa nella lingua propria. La celebrazione ha visto alternarsi canti in italiano e in rumeno, ma con un comune spirito di fede. Si tratta di una felice convivenza tra le due comunità che già da 10 anni continua e cresce.Alle 11 il Vescovo ha celebrato con la comunità di Santa Giovanna D’Arco. La solenne celebrazione è stata particolarmente animata dal numeroso coro parrocchiale del Glesiut e dai chierichetti. Il vescovo si è compiaciuto della loro presenza, auspicando che la comunità sappia ancora esprimere preziose vocazioni sacerdotali come il defunto monsignor Giuseppe Romanin. Tra i concelebranti anche Padre Ferruccio Romanin, gesuita missionario tra gli emigranti friulani e in particolare cordenonesi di Melbourne (Australia).Sabato 28 il Vescovo ha incontrato i gruppi ACR e Agesci che il pomeriggio fanno normalmente attività in oratorio. Monsignor Giuseppe ha risposto alle loro curiose domande e si è compiaciuto della crescita numerica soprattutto degli Scout. Alla sera il vescovo ha incontrato presso l’oratorio di San Pietro i giovani delle superiori delle due parrocchie, in particolare i cresimandi. L’incontro è stato introdotto dalla rappresentazione teatrale del brano evangelico di Zaccheo, tema della visita pastorale, da parte del gruppo Gioia. I giovani attori hanno messo in luce gesti suggestivi a commento del brano evangelico, che ha ispirato poi l’attività dei giovani divisi in gruppi in sinergia con i membri del gruppo Gioia. Al termine il Vescovo ha invitato i giovani adolescenti a crescere nello spirito di ricerca di Gesù, ma soprattutto nella capacità di fare della propria vita un dono, uscendo dall’individualismo egocentrico della cultura contemporanea.