Intitolata una via a Giovanni Santin

Il condominio più famoso di Pordenone e un albergo portano il suo nome: ora gli è stata dedicata anche una via

La toponomastica di Pordenone si arricchisce di una via dedicata a Giovanni Santin (il tratto stradale parallelo a via Udine che congiunge via Pinali e via Friuli, nei pressi di quella che fu casa sua). La cerimonia di intitolazione si è svolta stamattina davanti a un drappello di parenti, amici, imprenditori, amministratori, sindaco e alcuni assessori e consiglieri. Giovanni Santin è stato un imprenditore che, nel boom economico e industriale progettò una serie di edifici divenuti rappresentativi, tra questi il grattacielo Santin che nel 1960 dopo due anni di lavoro ottenne l’abitabilità per 154 vani divenendo il simbolo della città e l’edificio più fotografato. Ma anche l’omonimo hotel che sorse per dare una risposta abitativa temporanea agli ospiti che cominciavano ad affluire in città. Altri suoi progetti sono stati edificati a Padova, Mestre e Rovigo.

Parere favorevole alla intitolazione è venuto dalla Deputazione di Storia Patria per il Friuli, sostenuto dalla amministrazione comunale. Come ha ricordato il sindaco: “Donò alla parrocchia San Marco il progetto e l’esecuzione di un edificio polifunzionale con mensa, dormitorio, sala teatro, chiesa, aule, sale laboratori, garage e parco/giardino per una scuola materna in grado di accogliere circa 150 iscritti”.La figlia Romanina Santin, nel discorso commemorativo, ha ricordato il suo contributo in campo sociale, culturale e nell’arte: ha promosso la nascita del Consorzio assistenza spastici, ha incoraggiato lo sviluppo della cultura aprendo la hall dell’albergo da utilizzare come galleria espositiva. Una significativa parte della sua preziosa collezione d’orologi è stata donata dalla famiglia alla città ospitata negli spazi della sede della già Provincia. Ha rivestito anche ruoli politici di vertice nella gestione del Comune di Pordenone.