Cultura e Spettacoli
Gli Scrovegni a Portogruaro
Una mostra fotografica riproduce la cappella degli Scrovegni a Portogruaro. Visitabile fino al 17 marzo in Municipio con guide d'eccezione: cinquanta allievi del liceo XXV aprile e del Marco Belli.
Che i dipinti medioevali fossero una bibbia illustrata lo si sapeva. Quello che invece è emerso sabato 3 marzo, nel corso della sapida Lectio magistralis del prof. Roberto Filippetti – seguita alla presentazione della mostra dedicata a Giotto e agli Scrovegni, ospitata in Municipio a Portogruaro -, è che quella bibbia illustrata condensa non solo i contenuti narrativi ma tutto il sapere del Medioevo. È sì una bibbia dei poveri ma ancor prima una bibbia dei teologi e dei pensatori di quel grande secolo che fu il Duecento. Ci sono sant’Agostino e ancor più san Tommaso, san Francesco (l’opera di Giotto da Assisi a Padova è tanto francescana), san Domenico e quei vangeli apocrifi diffusi dalla versione in volgare della Legenda aurea di Jacopo da Varazze. Il tutto senza che la substruttura intellettuale sia visibile agli occhi, rapiti da quella esplosione di colore che è la cappella, specie dopo il restauro del 2002.
IN MOSTRALa mostra fotografica itinerante “Il Vangelo di Giotto” che ne è stata tratta, a Portogruaro fino al 17 marzo, consente una vera immersione nell’incanto giottesco. Ripropone in scala 1:4 l’ambiente degli Scrovegni, eccetto che per la volta. Si compone di pannelli che formano due pareti laterali lunghe 5,68 mt. e altre 2,96, più due altre pareti centrali lunghe 1,95 mt, alte 2,96 mt.
LE SCUOLENata per portare l’arte a tutti, dai bambini agli adulti, la mostra rientra in un piano educativo sostenuto dalla Regione Veneto, che tocca 15 città venete e coinvolge le scuole.Portogruaro è l’undicesima tappa. Le scuole interessate sono il liceo Belli e il XXV Aprile. Gli studenti che hanno aderito, dopo esser stati formati proprio dal prof. Filippetti, fanno da ciceroni a quanti visiteranno la mostra e vorranno essere consapevoli di quanto stanno ammirando. A Portogruaro vi hanno aderito circa 50 giovani, nel complesso i ciceroni formati sono fino ad oggi 2.000.
LA LECTIOImpossibile concentrare la galoppata del prof. Filippetti nell’illustrare gli Scrovegni. Ma per capire che scrigno siano, va ricordato che Giotto vi lavorò dal 1303 al 1305, realizzando 36 scene. Nelle prime 12 ha fissato l’immediata preistoria della incarnazione con la storia di Giacchino e Anna così come gli apocrifi narrano, ma già densa di elementi decorativi, architettonici e cromatici che poi torneranno nelle scene a seguire. Nelle seconde 12 mette la storia dell’incarnazione. Nelle ultime condensa gli eventi della Settimana Santa. Filippetti l’ha definita “l’ombelico della storia: tutto infatti ruota attorno al 25 marzo, Annunciazione a Maria, giorno del sì che ha cambiato la storia, consentendo la datazione avanti e dopo Cristo”. Anche l’edificio in sé ruota attorno a tale data: è stata inaugurata due volte, il 25 marzo 1303 e il 25 marzo 1305. È essa stessa orientata al giorno della Annunciazione tanto che, aprendo una certa finestra al mattino di quella data, il raggio di luce che entra va a colpire tre specchi in forma circolare inseriti nella corona del Cristo trionfante.Filippetti ha aiutato i presenti a leggere nei versanti aspri o dolci dei monti la rappresentazione iconografica dei momenti difficili o belli nelle vicende dei protagonisti della storia della salvezza, a cercare i particolari dei fiori (il segno della Trinità si cela in petali che solo le immagini ingigantite al pc rendono visibile: “Eppure Giotto ce l’ha messo lo stesso lassù. Non ha tirato dritto”), come lo stupore o la paura negli occhi degli animali. E si è soffermato su una lunga sequela di abbracci: da Anna e Gioacchino fino alla deposizione.Negli affreschi non c’è disegno, colore o postura che non ne richiami un’altra, in un’eco di significati che resta ai più sconosciuta. Proprio per svelarla almeno in parte si è pensato a questa mostra.
INFOOrari da lunedì a sabato 9.30-12.30, lunedì e mercoledì anche 9.30-12.30 e 15-17. Sono possibili visite guidate gratuite eseguite dagli studenti. Per prenotare: 449-0095879 o mandare una mail a ventony48@libero.itSimonetta Venturin