San Michele, l’imposta di soggiorno è aumentata

L’imposta di soggiorno è stata aumentata purché vengano compiuti alcuni impegni, il più importante è la lotta all’evasione che spetta al Comune.Codognotto: «Appartamenti affittati fuori norma»

Il Comune di San Michele al Tagliamento con Bibione ha una nuova tariffa dell’imposta di soggiorno. Dopo mesi di discussioni e di riunioni, la tassa, ritirata a suo tempo anche dall’approvazione in consiglio comunale, è finalmente giunta in porto con una mediazione, frutto dell’intesa tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria del ricettivo turistico interessate all’imposta di soggiorno presenti sul territorio comunale: Aba (Associazione Bibionese Albergatori), Abit (Associazione Agenzie Immobiliari e Turistiche), AssoCamping (Associazione Campeggi e Villaggi Turistici), Alp (Associazione Locatori Privati).

«La legge di stabilità che avrebbe potuto, come è successo nel 2016, vietare qualsiasi variazione, è venuta meno quest’anno – ha rilevato il sindaco Pasqualino Codognotto – e quindi ha portato l’amministrazione comunale alla rimodulazione dell’imposta, quantomeno alla consapevolezza dell’utilità di avere delle risorse in più per il bene di Bibione». Il Comune ha già incassato 10 milioni di euro di tassa di soggiorno dal primo anno di applicazione, il 2013, al 2017.

AUMENTATA L’imposta di soggiorno è stata aumentata purché vengano compiuti alcuni impegni, il più importante è la lotta all’evasione che spetta al Comune. Con l’accordo per la nuova imposta, si è voluto sottolineare proprio la lotta all’evasione, ma anche all’esenzione per i bambini lievemente innalzata e la differenziazione della tariffa rapportata alla classificazione delle strutture ricettive. «Bibione – ha spiegato Codognotto – conta circa 25.000 appartamenti dei quali 9.000 circa sono gestiti dalle agenzie. Senza dubbio molti dei rimanenti 16.000 sono adibiti solo a seconda casa, ma è probabile che alcuni vengano affittati senza rispettare le norme di legge ovvero senza che venga regolarmente versata la relativa imposta di soggiorno. A chi dovesse continuare con questi tipo di atteggiamento, il Comune farà ogni passo per ripristinare la legalità». Soddisfatto dell’accordo il presidente dell’Aba, Silvio Scolaro. «Le categorie del ricettivo – ha dichiarato – hanno raggiunto questo impegno con l’amministrazione comunale, pensando soprattutto a non gravare sulle tasche della clientela che frequenta la nostra località, garantendo comunque delle importanti risorse per il miglioramento di Bibione. Un aumento del 50% delle tariffe, con una differenziazione rapportata alla classificazione delle strutture così come previsto dalla legge regionale in materia, auspicando una attenzione maggiore ai bambini per aumentare l’età di esenzione in modo da venire incontro alle numerose famiglie che ogni anno scelgono la nostra spiaggia come meta delle loro vacanze, è uno dei principali punti del protocollo d’intesa concordato con l’amministrazione comunale».