Domenica 4 marzo: urne aperte dalle 7 alle 23

Domenica 4 marzo si vota per il nuovo Governo. La legge elettorale è nuova, il Rosatellum; la scheda sarà diversa e ci sono nuove regole per il corretto esercizio di un diritto che è anche un dovere. Ecco le indicazioni utili per non commettere errori

IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE

  La nuova legge elettorale delinea un sistema elettorale “misto”, con una componente maggioritaria uninominale (per circa un terzo) ed una proporzionale plurinominale (per i restanti due terzi).

ASSEGNAZIONE SEGGI. L’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata in collegi uninominali, in cui viene proclamato eletto il candidato più votato: basta un voto in più del secondo.In Veneto per la Camera i collegi uninominali sono in totale 19 mentre sono 9 per il Senato.In Friuli Venezia Giulia i collegi uninomiali sono rispettivamente 5 per la Camera e 2 per il Senato.

RESTANTI SEGGI. L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (386 per la Camera e 193 per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento previste dalla medesima legge.

PROCLAMATI ELETTI. Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista ha diritto.In Veneto, per la Camera i seggi assegnati ai collegi plurinominali sono 31 mentre per il Senato sono 15; in Friuli sono rispettivamente 8 e 5.

ESTERO. Sono assegnati con metodo proporzionale anche i seggi (12 per la Camera e 6 per il Senato) assegnati alla circoscrizione Estero, per la quale sono previste specifiche modalità per l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza.

COME SI VOTA

  Il presidente del seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera di colore rosa ed una per il Senato di colore giallo (quest’ultima soltanto se l’elettore ha compiuto 25 anni). I modelli delle due schede sono identici.

SCHEDE. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o delle liste in coalizione ad esso collegate.I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

TRE TIPOLOGIE DI VOTO

– 1 SEGNO SUL RETTANGOLO CONTENENTE IL SIMBOLO DELLA LISTA PRESCELTA. Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale sia ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale sia a favore della lista nel collegio plurinominale.

– 2. SEGNO SOLO SUL NOME DEL CANDIDATO. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.

– 3. SEGNO SUL NOME DEL CANDIDATO E UN SEGNO SUL SIMBOLO. Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.

– ATTENZIONE: VOTO NULLO. Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto. (am)