Veneto Orientale
Vaccini, obbligo legittimo: Veneto respinto
La Corte Costituzionale ha confermato l’obbligatorietà dei vaccini, respigendo il ricorso della Regione Veneto
“L’obbligo dei vaccini è legittimo nel contesto attuale”. Due mesi fa la Corte Costituzionale così aveva sentenziato, respingendo tutte le questioni di legittimità costituzionale contro l’obbligo sancito per legge statale, promosse da parte della Regione Veneto, dichiarate dalla Corte “non fondate”.In questi giorni sono state pubblicate le motivazioni, un documento di ben 48 pagine che analizza a fondo i diversi aspetti di fatto e di diritto.LA CONFERMA Il testo della sentenza spiega perché la Corte Costituzionale ha confermato l’obbligatorietà dei vaccini. Secondo la Consulta non è “irragionevole”, nell’attuale contesto e allo stato “delle condizioni epidemiologiche e delle conoscenze scientifiche”, l’intervento del legislatore che “ha ritenuto di dover rafforzare la cogenza degli strumenti della profilassi vaccinale”. L’obbligo sancito per legge dello Stato è finalizzato a tutelare la salute individuale e collettiva ed è fondato sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie. Il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligo si giustifica nel contesto attuale, caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali. La Corte Costituzionale ha inoltre considerato che tutte le vaccinazioni rese obbligatorie erano già previste e raccomandate nei piani nazionali di vaccinazione e finanziate dallo Stato nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (Lea). “Nulla esclude che, mutate le condizioni, la scelta possa essere rivalutata e riconsiderata”.ASILO E SCUOLA Con la pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale si dovrebbe chiudere qualsiasi disputa sul piano giuridico. Oggi siamo davanti soprattutto a temi pratici. Il 10 marzo prossimo scatta una prima scadenza per le scuole. Il rispetto degli obblighi vaccinali è divenuto un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni), mentre dalla scuola primaria (scuola elementare) in poi i bambini e i ragazzi possono accedere comunque a scuola, ma nel caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato dalla Asl un ulteriore percorso di recupero della vaccinazione. Nell’Ulss 4 Veneto Orientale (come nel resto della regione) questo percorso è stato già attivato nei mesi scorsi per i bambini e ragazzi ancora non coperti da vaccinazione: ad ottobre erano circa 600 di età inferiore ai 6 anni e mille tra 6 e 16 anni. Tra poco si saprà quante famiglie hanno risposto positivamente a questa campagna a tutela della salute pubblica.
Antonio Martin