Pordenone in Brianza per l’operazione sorpasso

Dopo la magica serata a San Siro contro l'Inter in Tim Cup, domenica il Pordenone si rituffa nel campionato di serie C

La Milano da bere è ormai un ricordo, la Lombardia no. Solamente che stavolta la metropoli rimarrà in disparte per dare spazio alla Brianza. E i grattacieli cederanno il passo alle cascine della campagna monzese che guardano in faccia le Alpi della zona dei laghi. Dall’Inter al Renate, dai nerazzurri ai…nerazzurri, perché la storia del più piccolo club del girone B di Serie C è legata a filo doppio a quella del club milanese. ORIGINI Il Pordenone chiuderà il suo girone d’andata giocando in trasferta contro il Renate. L’appuntamento è fissato per le 16.30 di sabato, poi inizierà il girone di ritorno e la lunga volata verso i playoff.GLI AVVERSARI Il Renate è la sorpresa del campionato: si trova a più due sul Pordenone e veleggia al terzo posto in classifica. Il club è stato fondato nel 1947 da un gruppo di renatesi tifosi dell’Inter, da qui i colori sociali nerazzurri. Oltre alla difesa meno battuta del girone (solo 11 gol al passivo, meglio di Padova e Sambenedettese), il Renate vanta anche un altro piccolo record: sono 53 anni che non retrocede, l’ultima volta accadde nel 1963 quando la società fece un passo indietro in seconda categoria. La strategia è stata quella di creare prima di tutto uno zoccolo duro fatto di giocatori di grande esperienza nel quale, anno dopo anno, vengono inseriti giovani di grande prospetto in arrivo da grandi club come Inter e Juve. La collaborazione è forte soprattutto con l’Inter, società con la quale il Renate non condivide solo i colori, ma anche un progetto tecnico di ampio respiro. Più che una favola, quindi, quella del Renate può essere definita come la risultante di tante somme. E la trasferta diventa così insidiosissima. IN FLESSIONE La squadra brianzola però non sta vivendo il suo miglior momento dall’inizio della stagione. I nerazzurri, protagonisti di una partenza sprint, hanno rallentato sensibilmente nell’ultimo mese. Non vincono una partita dallo scorso 12 novembre (2-1 in trasferta a Portogruaro, contro il Mestre) e in casa non trovano i tre punti addirittura da sette giorni prima, quando a cadere era stato il Gubbio. Sono reduci dalla sconfitta patita per mano della Fermana e hanno perso terreno dalle squadre in lotta per le piazze d’onore del girone. Avevano la possibilità di staccare il Pordenone, mentre ora si trovano con il fiato dei ramarri sul collo. I neroverdi però non vincono fuori casa addirittura dalla terza giornata di campionato, cioè praticamente da un girone intero. Il pareggio non serve, qualcuno si sbloccherà.

Marco Agrusti