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Il 26 sarò diacono
L'ordinando diacono Lorenzo Agnoli si racconta alla vigilia della ordinazione: l'esperienza nella parrocchia di origine, lo studio e ora questo primo traguardo. La trepidazione e l'emozione di un giorno tanto atteso.
Quest’anno vivo con particolare intensità la Giornata del seminario il prossimo 26 novembre, perché in quel giorno sarò ordinato diacono. E l’emozione è ancora più forte, per la possibilità che mi è stata offerta di vivere una tappa così significativa del cammino verso il presbiterato nel mio paese di origine. Sono Lorenzo Agnolin, 34 anni, della parrocchia SS. Perpetua e Felicita di Bannia, in servizio presso la comunità di Roveredo in Piano. Fin da piccolo mi sono sentito attratto dalla figura del sacerdote, anche perché durante l’infanzia e l’adolescenza ho potuto incontrare molte di queste figure, alcune determinanti nell’orientamento futuro del mio percorso di vita. Dopo gli studi universitari e un periodo di insegnamento nel settembre 2012 sono entrato in Seminario, ed ora frequento il sesto anno, insieme ai miei compagni don Davide e don Boris, ordinati diaconi lo scorso maggio. Il cammino di discernimento e verifica vocazionale in questo periodo è stato intenso, sia per una profonda maturazione del rapporto con Dio e con i fratelli attraverso la preghiera personale e comunitaria, sia per lo studio appassionato delle materie teologiche così come per una crescita nelle relazioni con gli altri compagni di percorso e con l’intera comunità del seminario. Proprio questo cammino così ricco e fecondo mi ha permesso di riconoscere la chiamata del Signore nella mia vita e di offrirgli la mia piena disponibilità a seguirlo nella via del sacerdozio, nel generoso servizio Suo e dei fratelli. Pensando al ministero presbiterale in questi ultimi anni sono stato guidato dall’immagine di Gesù Buon Pastore, compassionevole verso ogni uomo, in particolare i piccoli e i poveri, esempio straordinario di un Amore immenso e totale, che non teme di donare tutto se stesso per il prossimo. Se non mancano le difficoltà anche in questo ambito così delicato e prezioso come è quello del servizio sacerdotale, tuttavia nel prepararmi ad accogliere il ministero diaconale mi abbandono completamente alla volontà del Signore su di me, convinto che in questa stessa volontà trovo la pienezza di felicità, perché Lui è fedele e non fa mancare il Suo Amore e il Suo sostegno a chi si affida a Lui e ripone in Lui la sua fiducia.Lorenzo Agnoli