"Tu sei il Figlio mio, l’amato": è la domenica in cui si ricorda il Battesimo di Gesù.
L'Epifania sono i magi a Betlemme ma annuncia anche un futuro di comunione: tutti i popoli si dirigeranno verso Gerusalemme per riconoscere il Dio unico e proclamarne le opere salvifiche.
C’è un elemento importante per questo giorno: il tema della pace. S. Paolo VI con un intervento per davvero profetico ha chiamato questo primo giorno dell’anno, il giorno della pace.
Il Natale esiste perché i cristiani celebrano l’Incarnazione, Dio che si fa uomo. In poche parole: la nascita di Gesù. Il Natale non ha altri significati per i credenti. Tutto il resto può fare da corona, non da centro.
Nell’ultima domenica di Avvento, la comunità cristiana, come si è fatta accompagnare per un tratto dalla figura del Battista, precursore del Messia, si fa accompagnare dalla Vergine Madre insieme alla quale intende contemplare il Mistero di Dio che si fa uomo.
Nel cammino spirituale dell’Avvento la Liturgia pone il tema della gioia ricordando che il Maestro, nell’ultima cena, prima di affrontare la sua morte, lasciò ai suoi discepoli un messaggio di gioia profonda: "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena".
Dopo il sec. VIII, quando il tempo di Avvento cominciava a prendere forma, le comunità cristiane scelsero tre figure bibliche che facessero da guida lungo il tempo liturgico dell’attesa: Isaia, Giovanni Battista, Maria Vergine
Sabato 8 dicembre è la solennità dell'Immacolata: che cosa significa?
Con il pomeriggio di sabato 1 dicembre 2018 inizia il tempo di Avvento, tempo che il Signore dona alla sua comunità perché si converta e si salvi. Siamo all’inizio di un nuovo anno liturgico
Il tempo ultimo segue il tempo della tribolazione. Confondere questi due tempi significa creare stupidi allarmismi dove alberga più la paura che la convinzione di fede