Meduna di Livenza, Ufficio postale a rischio ridimensionamento

La direttrice dell’ufficio postale di Meduna di Livenza, Monica Marchesin, lunedì 1 febbraio ha concluso la sua esperienza lavorativa. La Posta si trova nel cuore del paese, al piano terra del palazzo comunale, era dunque un volto notissimo in paese. Trasferita ad altro ufficio, la notizia è stata accolta con tristezza.

Lo ha segnalato il sindaco Arnaldo Pitton, che ha chiesto un incontro alla direzione provinciale di Treviso delle Poste perché il timore è la definitiva riduzione del personale. «Almeno le voci che sento sono queste e appunto vorrei chiarirmi su questo punto» ha esordito il primo cittadino.

SPAURACCHIO «Lunedì scorso è stato l’ultimo giorno di lavoro qui i Meduna di Livenza per la direttrice dell’ufficio postale. Per decisione della direzione Poste, Monica, dopo 11 anni di servizio nel nostro Comune, viene trasferita in altro Comune per effetto dei tagli del personale». Pitton  commenta: «Trovo azzardata questa decisione delle Poste, specialmente in questo periodo dove spesso si vedono tanti utenti in coda, in attesa di accedere agli uffici. Alla direttrice porgo a nome mio e di tutti i medunese un sentito ringraziamento per la sua professionalità e dedizione al lavoro, le sue capacità sono state elementi preziosi che le hanno permesso di svolgere al meglio il suo lavoro. È stata per la nostra comunità un esempio di grande umanità diventandone un punto di riferimento. In ufficio a Meduna hanno sempre lavorato due, massimo tre persone. Ora con questo cambio della guardia difficilmente ne arriveranno altre. Nell’ufficio dunque continueranno a lavorare una o due persone, non credo di più. Le code durante questi mesi così difficili erano sotto gli occhi di tutti. Per carità, non siamo  l’unico Comune con questo problema. Ma almeno chiediamo che i servizi non vengano depotenziati. Anzi, ne chiediamo lo sviluppo».

Ovvero? «Segnalo, per dirne una, la necessità di avere un bancomat postale. A Meduna manca e tanti utenti residenti in paese sono costretti ad andare in altri Comuni per poter eseguire le operazioni automatiche. Nei prossimi giorni come amministrazione vorremmo incontrare i responsabili della direzione provinciale per capire se ci sono novità in questo senso. Di certo il trasferimento della nostra storica direttrice lascia l’amaro in bocca».