Costume e Società
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Trascorre l’estate a casa. I giorni con tanto sole e tempo libero

C’era una volta l’esodo di massa. D’estate ora le città non si svuotano più. Regna la vacanza mordi e fuggi. La gente non parte più per il sole dei Caraibi o per i fiordi norvegesi. Ai più basta qualche ora a Venezia o nei boschi del Cansiglio. E allora che possono fare i ragazzi in vacanza e gli adulti nei fini settimana o nei lunghi pomeriggi estivi?

Bambini distesi su un prato che mangiano una fetta d'anguria

C’era una volta l’esodo di massa. D’estate ora le città non si svuotano più. Regna la vacanza mordi e fuggi. La gente non parte più per il sole dei Caraibi o per i fiordi norvegesi. Ai più basta qualche ora a Venezia o nei boschi del Cansiglio. E allora che possono fare i ragazzi in vacanza e gli adulti nei fini settimana o nei lunghi pomeriggi estivi?
L’estate in città non è un dramma, ce lo dice Marco Marzonio, giornalista e presidente del Cipa (Centro italiano di psicologia analitica). Ci sono molti modi per evitare che questa condizione abbia conseguenze negative nella nostra vita psicologica.
Nei lunghi giorni estivi si può assaporare il piacere della solitudine, ritrovarsi con se stessi, recuperare il senso delle piccole cose. Infatti non siamo distratti o assillati da orari programmati, dalla fretta che ci rendono robot, senza tempo per pensieri e sentimenti spontaei, creativi.
Possiamo dar spazio e fiato a quella passione creativa che undici mesi su undici rimane sepolta e dimenticata, bombardata dall’incalzare degli impegni. "Nel tempo libero - continua Garzonio - si può fantasticare, inventare racconti, scrivere poesie, dipingere, giocare con la play station, navigare in internet. Nelle altre stagioni viviamo giornate che ci concedono solo pause brevi. D’estate finalmente possiamo restituirci a noi stessi, alla nostra famiglia, ai nostri amici".
"Un consiglio terrra terra? Costruire la nostra giornata come un palinsesto: spegnere la Tv e riaccenderla solo per rivedere in Dvd tutti i film che avreste voluto vedere o rivedere con calma, anche quattro o cinque al giorno, thriller, Disney. In Internet potete trovare programmi di audiolettura in cui potete beatamente ascoltare i capolavori letterari di ieri e di oggi, un’affascinante audio biblioteca che riserva tante belle sorprese. Se vi piace la musica potete scaricare ore di musica lirica o sinfonica, quella da camera del periodo barocco è una imperdibile goduria. L’estate è un periodo splendido per tornare a vivere. E perché non tornare a leggere i fumetti? Senza vergognarsi di rilassarsi con gli album di Topolino che abbiamo conservato in qualche angolo della soffitta o di andare in edicola a chiede l’ultimo numero di Tex. Nei miei vari traslochi, per ragioni di spazio, ho dovuto abbandonare molti libri. Non sono mai riuscito a staccarmi dalle raccolte de "Il Vittorioso" con i fantastici paginoni di Jacovitti. Li trovo ancora spiritosi e divertenti.
Dobbiamo trovare anticorpi per essere veramente in vacanza, uscire dai soliti schemi e condizionamenti, diventare originali quali Dio ci ha fatto e protagonisti della storia personale.
Restare a casa in estate non è una condanna. Ne è convinto anche padre Vito Magno, quello che commenta la Messa in diretta alla domenica in TV… "Anzi è un bel dono del Creatore - spiega - che ci ha fatti non solo per lavorare ma anche per riposare il sabato. Il riposo e la festa ci ricordano che l’uomo è signore, immagine e somiglianza di Dio".
L’assenza di lavoro e di impegni può rendere le vacanze e le ferie tempo di ri-creazione, relax e creatività, di riflessione e di preghiera. Tempo per lodare Dio e per dedicarci al prossimo, a cominciare da casa nostra che come dice la simpatica Bettina, la simpatica perpetua del don Matteo televisivo, per undici mesi l’anno, più che una famiglia è un albergo, dove ognuno va e viene senza dirsi neanche ciao e come stai?

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