All'ospedale di Portogruaro la recovery room Vittorio Emanuele e Giannino Marzotto
In 5 mesi completata l'opera realizzata grazie alla donazione di 1 milione di euro da parte della famiglia Marzotto
La donazione di un milione di euro da parte di una famiglia che ha profonde radici nel portogruarese, l’accordo pubblico-privato, l'opera realizzata in soli 5 mesi a beneficio dei pazienti della sanità pubblica.
Questa mattina il commissario dell’Ulss4 Carlo Bramezza e il presidente di Zignago Holding Stefano Marzotto hanno inaugurato la nuovissima Recovery Room all'ospedale di Portogruaro.
L’opera annessa al blocco operatorio, posta nell'ala nord dell'ospedale cittadino, su una superficie di 144 mq include 7 posti letto dotati di ventilatori polmonari, monitor multiparametrici per la misurazione dei parametri vitali, cartella clinica informatizzata, strutture pensili fornite di prese gas ed elettriche.
Il personale che opera nella Recovery Room provvede alla completa gestione ed assistenza dei pazienti che fase post-intervento chirurgico necessitano di un costante monitoraggio dei parametri vitali; monitoraggio che può anche avvenire dalla postazione centrale sulla quale una serie di postazioni informatiche permettono il monitoraggio di tutti i posti letto.
“La Recovery Room migliora senza dubbio l'attività chirurgica operatoria all'ospedale di Portogruaro, attività che con 8 sale operatorie, con il robot Da Vinci, con interventi sempre più importanti, è un'eccellenza – ha esordito il commissario Bramezza – . Con questa opera i pazienti beneficeranno di un servizio ancora migliore, i nostri chirurghi lavoreranno meglio e potranno ottimizzare e velocizzare le attività. Un maggiore numero di interventi giornalieri si traduce anche in una riduzione delle liste d’attesa. La novità di oggi conferma che questo ospedale è amato dalla comunità, ringrazio la famiglia Marzotto e la holding per l'importante donazione, ringrazio tutti i collaboratori che hanno lavorato per realizzare l'opera in tempi ristrettissimi”.
La presentazione della Recovery Room è avvenuta in due sedi per garantire la sterilità degli ambienti del blocco operatorio e dell’annessa nuova area dov’era presente il direttore del dipartimento di area Critica, Fabio Toffoletto, e chirurghi dell’Ulss4. Le autorità sono invece intervenute nell’aula De Salvia presso l'ex silos, oggi sede del distretto socio sanitario di Portogruaro.
“Il gruppo operatorio è un luogo ad un’altissima tecnologia - ha detto il dottor Toffoletto – è un impegno enorme di personale ed attrezzature ma è in grado di garantire un altissimo ritorno in termini di prestazioni e sicurezza per i pazienti. La postazione di controllo è collegata con le altre terapie intensive dell'azienda sanitaria, le 7 colonne adiacenti ai letti sono complete di tutto. In situazioni di estremo bisogno, quest'area potrà essere convertita per accogliere pazienti infetti in tempi di pandemia”.
“Queste cose si riescono a fare solo se si lavora in squadra e dobbiamo essere fieri di quello che viene fatto in questo ospedale - ha detto Stefano Marzotto - . Siamo partiti cercando di avere un'idea precisa su cosa fare, abbiamo visto il progetto e ci ha entusiasmato perché non era solo un’area per le emergenze ma anche da utilizzare nel futuro, versatile, all’avanguardia”. “Abbiamo sempre parlato di Zignago Holding – ha poi aggiunto Marzotto - ma in realtà a questa donazione hanno partecipato anche le altre aziende del gruppo: Zignago Vetro, Zignago Power e Santa Margherita, dove non appena è stato reso noto il progetto mi è stato confermato l’orgoglio del voler partecipare”.
Alla presentazione della novità erano presenti anche le deputate Ketty Fogliani e Giorgia Andreuzza, l’europarlamentare Rosanna Conte, il consiglieri regionali Fabiano Barbisan e Sonia Brescacin che è presidente della V Commissione regionale (Sanità); il sindaco di Portogruaro Florio Favero, il presidente di Seingim Global Service Fabio Marabese che ha donato il progetto Recovery Room, personale medico e sanitario.
All'ingresso della Recovery Room il dottor Fabio Toffoletto e colleghi chirurghi hanno infine scoperto una targa di intitolazione. Da oggi all'ospedale di Portogruaro è attiva la “Recovery Room Vittorio Emanuele e Giannino Marzotto”.
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