Ulss4: Portogruaro e San Donà ai vertici per l’attività svolta nell’area muscolo-scheletrica negli ospedali
Risulta dal piano nazionale presentato a fine ottobre a Roma dal Ministro della Salute Orazio Schillaci. I due presidi ospedalieri dell’Ulss 4 sono infatti rientrati nella lista dei 14 migliori in Italia per aver svolto almeno il 75% degli interventi di frattura del femore entro le 48 ore dall’evento traumatico, nell’anno 2023 e nei 3 anni precedenti.
Martedì 29 ottobre a Roma il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha presentato il report del Programma nazionale esiti (Pne) curato dall’Agenzia nazionale dei servizi sanitari (Agenas) che fa capo al Ministero della Salute. Il report ha portato alla redazione di una lista delle eccellenze in Italia in determinati ambiti, dopo aver analizzato l’attività ospedaliera erogata nel 2023 in 1363 ospedali pubblici e privati tra i quali si conferma ai vertici l’attività svolta nell’area muscolo-scheletrica negli ospedali di San Donà e Portogruaro.
I due presidi ospedalieri dell’Ulss 4 sono infatti rientrati nella lista dei 14 migliori in Italia per aver svolto almeno il 75% degli interventi di frattura del femore entro le 48 ore dall’evento traumatico, nell’anno 2023 e nei 3 anni precedenti.
“Tra le varie eccellenze presenti in questa Azienda sanitaria, viene confermato l’elevato livello delle due nostre ortopedie ospedaliere che tra l’altro supportano un importante carico di lavoro tutto l’anno, con punte massime nel periodo estivo dovute alla presenza di ingenti flussi turistici – dichiara il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi –. Il motivo di questi risultati è sicuramente imputabile alla qualità e alla collaborazione del pool di professionisti coinvolti nella gestione della frattura di femore, che inizia dal pronto soccorso e prosegue in sala operatoria con la presenza degli anestesisti, ortopedici e personale di sala, ed arriva poi al personale della degenza e della riabilitazione”.
“Per quanto riguarda la velocità di intervento nelle fratture al femore – conclude Filippi - questa è motivata dal fatto che riduce le complicanze nella fase post-intervento e abbassa sensibilmente la mortalità, perché va anche ricordato che la maggioranza dei pazienti con frattura del femore è anziana e spesso ha varie patologie, e di conseguenza si riduce pure il carico assistenziale in famiglia nel momento del rientro a casa”.
Le ortopedie dell’Ulss 4 intervengono su pazienti con frattura del femore di età sempre più elevata, l’intervento precoce e la riabilitazione post intervento consentono dunque agli stessi un recupero funzionale più veloce; i pazienti possono riprendere a camminare a distanza di pochi giorni dall’intervento come tra l’altro è avvenuto con pazienti ultracentenari.
“La buona organizzazione e la grande collaborazione del personale coinvolto nella frattura del femore, multidisciplinare, ci permette di raggiungere questi risultati – spiegano i direttori dell’ortopedia di San Donà di Piave e di Portogruaro, Nunzio Mastrantonio e Stefano Saggin-. Risultati che gratificano sicuramente il lavoro quotidiano ma non dimentichiamo anche il grande impegno nella fase post-intervento dove i pazienti vengono subito mobilizzati e rimessi in piedi dopo pochi giorni, grazie anche al lavoro degli OSS, degli infermieri, dei fisioterapisti, che viene tra l’altro spesso riconosciuto dagli stessi pazienti”. Poi l’annuncio: “Credo- conclude Mastrantonio – che nel prossimo report saliremo ulteriormente di livello in quanto attualmente superiamo abbondantemente il 75% di interventi effettuati entro le 48 ore dal trauma”.
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