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La salute declinata al femminile: il cambiamento è donna

La medicina di genere, ossia la medicina che tiene conto della declinazione della salute nella specificità e diversità della persona, sarà al centro del convegno di mercoledì 6 marzo alle 17.30 nell'auditorium Diemoz di Porcia con Elisa Pontoni e Nicoletta Orthmann

La salute declinata al femminile: il cambiamento è donna

Mercoledì 6 marzo, alle 17.30, a Porcia nell’Auditorium R. Diemoz, via delle Risorgive 3, nell’ambito della rassegna Donne Protagoniste promossa dall’Assessorato alla cultura di Porcia e dalla Fondazione Giovanni Santin onlus, si terrà l’incontro sul tema La salute declinata al femminile: il cambiamento è donna,rivolto all’informazione esensibilizzazione sulla salute femminile.

Elisa Pontoni, dirigente medico della struttura di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza di Pordenone e coordinatrice nazionale in SIMEU, società italiana della medicina di emergenza - urgenza e Nicoletta Orthmann, coordinatrice Medico Scientifica della Fondazione Onda-Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere, affronteranno le tematiche legate alla Medicina genere relata che rappresenta una nuova dimensione della disciplina medica che studia l’influenza del sesso e del genere su fisiologia, fisiopatologia e patologia umana.

La medicina di genere o meglio, la medicina genere-specifica, divenuta attualmente un obiettivo strategico per la sanità pubblica, è volta allo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso), nonché delle differenze socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e malattia di ogni persona. Attenzione al genere nella revisione delle politiche sanitarie, dei programmi e dei piani delle singole nazioni, attraverso il monitoraggio delle possibili diseguaglianze sono punti contenuti nelle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

È stato inoltre dimostrato come un approccio di genere in medicina riduca considerevolmente i costi per il SSN migliorando significativamente la qualità e l’appropriatezza delle cure, così come la loro sostenibilità.

La diffusione della conoscenza, dei principi di uguaglianza, delle pari opportunità, riconoscimento e valorizzazione delle differenze possono contribuire all’abbattimento degli stereotipi di genere e sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l’evoluzione dei loro ruoli nelle società.

Evento realizzato in collaborazione con: Assessorato Pari Opportunità del Comune di Pordenone, Auser provinciale, UTLE Porcia APS, Lions Club Porcia, FIDAPA -Pordenone, In Prima Persona - Uomini contro la violenza sulle donne.

Fonte: Comunicato stampa
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