Alunni in una incerta terra di mezzo
C’era chi durante la Dad faceva le capriole in corridoio
La fascia scolastica che continuiamo per comodità a chiamare media è una terra di mezzo: ci sono ragazzi che già sanno gestirsi con la didattica a distanza, altri che, anche in terza, hanno a volte bisogno della presenza di un adulto soprattutto per mantenere la necessaria continuità di attenzione.
In terza spesso l’autonomia in questo contesto è per lo più raggiunta. Ma la maturità dell’impegno consapevole a volte è ancora in gestazione. Così ascoltiamo la preoccupazione di Enrica, una mamma che ha imparato ad accettare le capriole in corridoio di Pietro spesso durante l’intervento in dad dell’insegnante nelle cui materie lui registra le maggiori difficoltà, oppure l’insopprimibile bisogno di stare affacciato al balcone per respirare a pieni polmoni quando compare sullo schermo il volto della stessa insegnante.
A volte il ragazzo si mette a cantare e fischiare anche quando sono di turno le materie più amichevoli. E tutte queste manifestazioni non sono gradite alla sorellina di quinta primaria né al fratello maggiore che si sta preparando alla maturità. La mamma continua a vigilare per mantenere il precario equilibrio familiare. Così lei, che lavora a distanza, deve cercare un po’ di quiete nelle ore notturne. Per fortuna quest’anno la chiusura delle aule nella primaria e nella media è stata più ridotta rispetto al terribile anno precedente.
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