"All’ombra del fante". Il 17 aprile la presentazione
Reidizione del volume di Giorgio Altio dopo 25 anni
Piace segnalare ai lettori la riedizione del divertente volume: "All’Ombra del Fante… 2021", di Giorgio Altio, noto pittore, scultore, con l’atelier in Corso Vittorio Emanuele, 41, in Pordenone. Sarà presentato il 17 aprile, alle 17, presso il Bar Al Fante.
Si tratta di 194 pagine, stampate in digitale, dallo Studio TA, di Adriano Traina, di Barcis (PN).
Il sindaco Alessandro Ciriani, nell’agile presentazione, manifesta un festoso apprezzamento per le qualità del "valente pittore pordenonese", in grado di esplorare tecniche diverse, nel narrare gli squarci tipici della città, che altrimenti andrebbero persi, dalla memoria dei cittadini, con le attività di bottega e produzione. Artista abile pure nel commentare, con la caricatura, i tratti delle persone, rivelando la capacità di saper sorridere su sé stessi, e sugli elementi distintivi delle persone.
La pubblicazione iniziale è avvenuta 25 anni or sono, col titolo: "Carica dei 101", con la caricatura dei volti degli avventori del Bar al Fante, in via Marconi. Volti commentati dal compianto Maurizio Lucchetta, al quale è dedicata una vignetta, con la frase: "Te ne manca!", oltre ai titoli d’insegnante, dirigente e autore dei testi della I^ edizione del volume stesso. Allora venne così commentata: "Far la rima xè bel, sia qua che in piassa. Se chi che le lexe gà servel, e nol se incassa. Ovvero: Rima el prossimo tuo, come te stesso!".
Ognuno della sessantina di ritratti, inquadrati sul lato destro della pagina, sulla facciata di sinistra sono accompagnati da un’agile e divertente frase, col nome, la professione, o l’attività che distingue il soggetto, immortalato nella caricatura. Lo spunto umoristico è offerto dalla professione, dal censo, dalla cultura del soggetto, dall’estrazione sociale, dallo spirito empatico, diverso per ognuno.
Il bar Al fante è considerato "locale storico", nato nel 1936, con l’insegna: "Cantinone Al Fante", situato in Corso Garibaldi; dal 1962 trasferito in via Marconi. Oggi gestito da Gigi Garlatti. I muri del locale, in qualche modo, sono testimoni discreti delle personali vicende, connesse allo sviluppo di Pordenone. Il bar era conosciuto anche come il "Secondo Consiglio Comunale". Le pareti accoglievano le conversazioni, sottraendole all’ufficialità del ruolo istituzionale.
Il sindaco reputa la pubblicazione "Parte della storiografia di Pordenone, di diritto, poiché anche dalle caricature emergono i valori di una comunità dinamica e laboriosa", che apprezza la creatività di un artista, attento alla città e alla sua gente. Vari sono gli organismi che hanno consentito la pubblicazione, elencati all’inizio, compreso il Comune di Pordenone.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento