Agesci, Nicola Pavan di Sacile nuovo incaricato nazionale E/G
Gli scout vogliono tornare a fare le loro attività. "Ritorniamo a vivere la natura"
Alla fine del mese di settembre si è riunito il consiglio generale dell’Agesci per fare il punto della situazione e per organizzare la ripartenza delle attività associative. Nel corso dell’assise scout, presieduta dallo spilimberghese Fabrizio Cocetti, è stato eletto incaricato nazionale della branca Esploratori Guide Nicola Pavan, del gruppo di Sacile, che lavorerà assieme a Marialusisa De Pietro.
L’incontro nazionale è stata anche l’occasione per conferire a Giovannella Baggio, figura storica dell’associazione, molto conosciuta tra i vecchi scout per il suo intenso impegno educativo e per la sua dirittura morale, la Benemerenza Agesci, per aver tenuto vivo il fuoco del guidismo, per la sua capacità di visione e per aver saputo incarnare la Promessa in tutti gli ambiti della vita.
Al centro del consiglio nazionale dell’Agesci c’è stata la decisione di ripartire con l’attività educativa in presenza, nel rispetto delle regole sanitarie, ma mettendosi in gioco: i lupetti devono avere l’occasione di poter tornare a giocare, gli esploratori di scoprire la natura e i clan di percorrere la strada e di aprirsi al servizio concreto nel territorio. Sono state pronunciate parole impegnative: "Abbiamo vissuto un tempo incerto, carico di prove e di sfide nuove che ci chiamano a vivere ciò che è umano, ora ci sentiamo chiamati a annunciare che, al di là del noto, c’è un nuovo e un oltre da illuminare".
Ma per capire meglio cosa è maturato al consiglio generale Agesci abbiamo sentito Nicola Pavan, medico di professione, per tanti anni capo della zona di Pordenone, ora assurto alla massima responsabilità nella branca Esploratori e Guide a livello nazionale. Esordisce: "Noi cerchiamo di dare una risposta educativa ai bisogni dei preadolescenti e degli adolescenti partendo dai loro bisogni: non quindi ricette preconfezionate, ma risposte a esigenze che emergono vivendo e lavorando assieme a loro. Lanciamo delle esche educative, chiedendo ai nostri ragazzi di essere motore di un cambiamento: l’avventura, la vita all’aria aperta, l’assunzione di responsabilità, l’autonomia, il protagonismo sono le parole chiave del loro e del nostro impegno associativo".
L’Agesci negli ultimi anni ha inteso prendere sul serio l’impegno per la salvaguardia della natura e quindi Pavan aggiunge: "Proprio in questi giorni abbiamo discusso sulla conversione ecologica. Vogliamo che i reparti degli scout mobilitino le loro risorse in termini di fantasia e di creatività per formulare delle proposte concrete finalizzate e riciclare e a riutilizzare i beni e le cose che sembrano essere non più utili. E non sfugge a nessuno che questa opposizione alla logica dello scarto non può che avere delle ricadute virtuose anche nell’etica dei rapporti sociali".
Ma come stanno reagendo i gruppi dinanzi alle sfide dell’emergenza sanitaria? Riflette Pavan: "Gli scout sorridono e cantano anche dinanzi alle difficoltà. Non sono solo belle parole. Come Agesci crediamo che la vita continua a fluire e perciò vogliamo guardare avanti con positività. Siamo in attesa di indicazioni maggiormente precise, ma intendiamo riaprire le nostre sedi, nel rispetto della salute che va tutelata. Questo è il messaggio che vogliamo far passare anche ai nostri ragazzi: bisogna continuare a vivere, rispettando le regole. Per la riapertura ci aiuta anche il nostro stile: facciamo tante attività all’aria aperta e questo dovrebbe facilitarci. Siamo convinti che questo è un momento di passaggio, che va vissuto con responsabilità, ma anche con una certa dose di ottimismo"
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