12 novembre nel ricordo di Nassiria
Regione FVG: celebrazione della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita per commemorate la strage di Nassiriya, nell'Iraq sudorientale, avvenuta il 12 novembre 2003 a causa di un camion cisterna carico di esplosivo scoppiato davanti all'ingresso della base Multinational Specialized Unit dei carabinieri della missione Antica Babilonia. 19 italiani morti
- "È un giorno in cui, da un certo punto di vista, si ricorda la normalità del sacrificio, quello delle persone che si mettono a disposizione degli altri e lo fanno sapendo che potrebbero dover arrivare sino alla messa in gioco della propria vita. Ma questo è, appunto, nella normalità di chi assume impegni militari così come civili, di chi si espone senza riserve rispetto alla comunità che rappresenta".
"È un giorno in cui, da un certo punto di vista, si ricorda la normalità del sacrificio, quello delle persone che si mettono a disposizione degli altri e lo fanno sapendo che potrebbero dover arrivare sino alla messa in gioco della propria vita. Ma questo è, appunto, nella normalità di chi assume impegni militari così come civili, di chi si espone senza riserve rispetto alla comunità che rappresenta". Lo ha affermato giovedì 12 novembre a Trieste il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenendo in rappresentanza della Regione alla celebrazione della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita per commemorate la strage di Nassiriya, nell'Iraq sudorientale, quando nel 2003, a causa di un camion cisterna carico di esplosivo scoppiato davanti all'ingresso della base Multinational Specialized Unit dei carabinieri partecipanti alla missione Antica Babilonia, rimasero senza vita 19 italiani, tra carabinieri, soldati e civili, e 9 civili iracheni.
Al Ferdinandeo, sotto una fitta pioggia, davanti al cippo posto nel piazzale intitolato ai caduti di Nassiriya, si è tenuta la deposizione di una ghirlanda d'alloro a nome della prefettura, dell'Arma dei Carabinieri, dell'Esercito, della Regione e del Comune.
"Sembra che anche il cielo voglia piangere quegli uomini e tutti coloro che hanno dato la vita per la propria comunità - ha commentato ancora Zanin -. Da queste persone l'insegnamento da trarre è che ognuno con il proprio impegno, attraverso il sacrificio, può contribuire al bene comune regionale e dell'intero Paese".
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