San Michele al Tagliamento: «Consentite di aprire le attività per la Pasqua»
Codognotto (G20 Spiagge), l’ha chiesto a Mattarella e a Draghi: «E’ inimmaginabile pensare di spegnere un’epidemia, spegnendo una classe produttiva»
Pasqualino Codognotto, coordinatore nazionale del "G20 Spiagge", ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al neo presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, sul sostegno all’apertura del turismo balneare la prossima stagione estiva. «L’attività turistica balneare, ad oggi è priva di indicazioni in merito al futuro prossimo: chiediamo quindi - evidenzia Codognotto -, che a fianco della riapertura degli impianti sciistici, si preveda la possibilità di spostamenti tra Regioni in fascia gialla e soprattutto, la possibilità di avviare le nostre attività con l’avvento della prossima Pasqua, il 4 aprile. Le strutture ricettive e le attività a esse correlate, le aziende, i servizi, rappresentano l’economia dei nostri territori, e l’attuale incertezza sta minando seriamente il tessuto sociale delle nostre comunità. Il nostro sistema di accoglienza è in grado di garantire la massima sicurezza sanitaria. Il turismo genera domande per molte filiere e il suo peso reale è quindi maggiore dello stimato 14% del Pil». Codognotto , inoltre sottolinea: «Il "G20 Spiagge", la rete nazionale delle destinazioni balneari, rappresenta i Comuni italiani con più presenze turistiche, con un’attrattiva complessiva di più di 60 milioni di turisti, un impatto enorme sul turismo. Risulta quindi evidente, come questi territori costituiscono un enorme patrimonio di valori ambientali, sociali, economici e culturali, un patrimonio che merita essere tutelato e valorizzato e che necessita di strategie e linee d’azione ben precise. Nel PNRR, è necessario che siano riconosciuti "all’azienda turismo", stanziamenti proporzionati all’apporto fornito all’economia italiana. In tal senso è importante che il "G20 Spiagge", che ne ha pieno titolo, sia parte attiva nelle scelte che andranno ad impattare il futuro economico dei nostri territori. E’ auspicabile quindi, un incontro a più voci, dove sotto la regfia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sia avviato un dialogo e un confronto aperto con la politica, per l’avvio di misure economiche a medio e lungo termine, che diano finalmente risposte tangibili alle esigenze e alla sopravvivenza di una realtà economica fondamentalmente tra le più importati per l’Italia. Confidiamo pertanto, nella riapertura al fine di non veder perire le attività turistiche nazionali, sia di mare che di montagna. Nel futuro dovremo convivere con il virus e continuare a monitorarlo, ma è inimmaginabile pensare di spegnere un’epidemia, spegnendo una classe produttiva».
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