Quelli della Notte, cuore pulsante alla maratona di Roma
In 25 hanno concluso la corsa. E che accoglienza al rientro a Casarsa
La strada. E quelle braccia alzate con i cuori pulsanti di vita. Mano nella mano, perché quando si è squadra nessuno rimane indietro. Idealmente, l’atteso traguardo della maratona di Roma l’hanno tagliato così. Poco importa se uno è arrivato prima, e se c’è chi ha concluso per ultimo. Nessuno ha perso, tutti hanno vinto. Perché si perde e si vince assieme, uniti.
CUORE PULSANTE Quello che lascia l’appartenenza al gruppo è un retrogusto speciale. Bastava vederli quei sorrisi radiosi al loro arrivo dalla capitale, lunedì scorso, in stazione a Casarsa: stanchi ma felici. Così come chi - rimasto a casa fisicamente ma presente con quel cuore pulsante - in tarda serata era lì, in trepida attesa, a fianco ai binari, ad aspettarli. Non c’è ora che tenga quando senti dentro il piacere di esserci per riservare il tuo sorriso, il tuo applauso, il tuo abbraccio ideale. Lo stupore misto a gioia, e qualche lacrimuccia dalla commozione scesa all’apertura delle porte del treno, sono lo specchio di quel gruppo con la G maiuscola. Di quel senso di appartenenza granitico che non potrà mai sfaldarsi.
COMPLIMENTI E GRAZIE E allora: complimenti, magnifici 25 runners che avete percorso quei 42,195 km. E complimenti al vostro coach, Luca Venier, che vi segue con passione genuina, profonda.
Grazie a chi ha fatto il tifo fino a Roma e ha pensato all’accoglienza in stazione. E grazie a Ciro Francescutto per aver ideato e creato tutto questo.
Sì, esatto, il gruppo è Quelli della Notte di San Giovanni di Casarsa.
E quella percorsa assieme è qualcosa in più della semplice strada: è la strada della vita, per la vita.
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