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Michele Fina alza il tiro: "Penso di valere 75 metri"

Il giavellottista della Friulintagli si è laureato campione italiano u23 quest’inverno

Michele Fina alza il tiro: "Penso di valere 75 metri"

Dopo una lunga rincorsa ha finalmente conquistato il suo primo titolo italiano. Tuttavia questo non gli basta, vuole confermarsi nella stagione estiva e migliorare. "Perché so di valere di più". Dopo aver conquistato il campionato tricolore invernale under 23 di lanci, il giavellottista dell’Atletica Brugnera Pordenone Friulintagli Michele Fina alza il tiro in vista della parentesi all’aperto. Nel mirino dell’azzurro, tornato in nazionale in Coppa Europa, lo scudetto di categoria outdoor e il primato personale, già portato a 70.76 lo scorso 27 febbraio.
Iniziamo proprio da qui, Fina. Può fare di più, ma quanto può valere?
Visto il lavoro svolto l’anno scorso e quanto fatto durante la stagione invernale, direi tra i 73 e i 74 metri. Se nel breve periodo mi alleno bene, con costanza, migliorando alcuni aspetti penso di poter arrivare sopra i 75 metri. Lo dico perché ho rivisto più volte il lancio arrivato a 70.76, ci sono dei margini di miglioramento.
Cosa non ha funzionato, in quell’occasione?
La rincorsa è stata molto veloce, ma poco controllata. In più ho anticipato il lancio. Nel gesto tecnico bisogna aspettare che il corpo faccia tutto da solo: stiamo lavorando su quello. Certamente mi ha fatto piacere migliorare il primato personale di 51 centimetri durante la stagione invernale. Si può fare tanto.
Intanto a Mariano Comense è arrivato il primo scudetto.
Finalmente. Dagli under 16 in poi ho spesso occupato il primo posto nella graduatoria nazionale di categoria ma non sono mai stato in grado di vincere il titolo. Durante i campionati italiani succedeva sempre qualcosa. Adesso ho rotto il tabù e mi fa piacere averlo fatto al primo anno tra gli under 23, con rivali più esperti. Il successo mi ha poi regalato la qualificazione alla Coppa Europa invernali di lanci.
Dove ha chiuso ottavo con 67,23. In azzurro è tornato assieme a lei la sua compagna di squadra e di specialità Federica Botter.
Sono contento per lei. Gareggiamo assieme da tanti anni e mi fa piacere che sia partita subito forte, arrivando a 54,65 a Mariano Comense. Se lo merita dopo alcune stagioni difficili.
Nel suo mirino, ora, c’è il titolo tricolore all’aperto. Appuntamento dal 9 all’11 giugno a Firenze.
Sì, è il mio obiettivo. Punto anche a fare bene agli assoluti di Roma di fine giugno. Spero infine di essere al via ai Giochi del Mediterraneo under 23, in programma a Pescara a settembre. E’ l’unica manifestazione internazionale di categoria della stagione estiva. Per gli Europei devo aspettare l’anno prossimo.

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