Sanità, intervento posticipato: ora frena la paura Covid
In Veneto orientale
Tutte le strutture sanitarie del Veneto orientale, pubbliche e private, si sono dovute trovare a fare i conti con inevitabili ritardi o slittamenti delle prestazioni a causa delle restrizioni e dei protocolli di sicurezza causa pandemia. "A me avevano diagnosticato, a fine 2019, un problema al ginocchio - spiega il signor Francesco, pensionato di Portogruaro -. Un acciacco dell’età, dovuto all’usura dell’articolazione. Dopo le visite, mi avevano consigliato l’intervento chirurgico, ed ero in lista d’attesa. Ad inizio 2020 ero stato puntualmente contattato dall’ospedale di Portogruaro per fissare la data dell’operazione: aprile. Nel frattempo, però, è scoppiata l’emergenza sanitaria e, di conseguenza, mi è stato comunicato che il mio intervento veniva rimandato a data da destinarsi". Poi c’è stato il lockdown generale che ha paralizzato tutte le attività consentendo di gestire solo le emergenze e, quando la situazione ha cominciato a rientrare, sono riprese anche le attività della sala operatoria. "Ad inizio estate - continua il sig. Francesco - mi hanno chiamato dal reparto per ricalendarizzare il mio intervento ma, dico la verità, non me la sono sentita. Il timore, sicuramente ingiustificato ma molto vivo in me, per quello che stava ancora succedendo col Covid19 mi ha bloccato. È passato un anno e ancora non mi sono deciso. Ora con la vaccinazione mi sento molto più sicuro, probabilmente a fine estate chiederò di riavviare l’iter per l’operazione".
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