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Ortoflorovivaismo: la realtà nel Pordenonese

Fremono i lavori aspettando primavera. Nel Pordenonese sono circa 120 le aziende legate ai prodotti orticoli, solo una decina si dedicano alla floricultura, colpita più sensibilmente dalla crisi che ha fermato la cura ei giardini e la spesa per il verde pubblico.

Parole chiave: Coldiretti (21), Agricoltura (12), Lavoro (32)
Ortoflorovivaismo: la realtà nel Pordenonese

  Nel Pordenonese il mondo orticolo, comprese le piantine da trapianto, e il florovivaistico, con piante da vaso e da giardino, rappresentano una realtà vivace e produttiva. E vi si può accostare anche il vivaismo con le piante ornamentali da giardino e con gli alberi da frutto.
Ce ne parla il presidente della Coldiretti, Cesare Bertoia, con uno sguardo sostanzialmente positivo sulle potenzialità di questi settori che promuovono soprattutto la vendita diretta dei prodotti con Campagna Amica, prodotti connotati da due caratteristiche fondamentali: accanto alla scelta del biologico, che si sta affermando sempre più diffusamente, le Aziende ortoflorovivaistiche attuano una modalità di coltivazione a basso impatto ambientale.
La nostra orticoltura segue l’andamento stagionale, condizionata dagli inverni freddi; tuttavia negli ultimi anni molti coltivatori si sono attrezzati con tunnel o serre, perlopiù riscaldate.

La varietà
dei nostri ortaggi
Fra i nostri ortaggi è da segnalare un igp, l’asparago bianco, diffuso in tutta la provincia, con il favore dei terreni a tendenza sabbiosa. Noto e pregiato pure il radicchio da campo, che ha bisogno del freddo, accanto a una piccola cicoria molto gradevole. Ma si trovano bene anche cavolfiori, finocchi e verze che resistono alle basse temperature.
Per il resto le aziende si stanno dotando di tunnel, mentre dalla primavera l’orticoltura praticata in pieno campo garantisce ai consumatori del territorio un’ampia gamma di prodotti freschi di qualità.
E’ importante sottolineare che la nostra orticoltura è tenuta a osservare leggi molto restrittive per quanto riguarda l’uso di fitofarmaci, cosa che non avviene in altri Paesi. Purtroppo nel resto d’Europa le maglie sono abbastanza larghe, pertanto la concorrenza è segnata da questa connotazione sleale nei confronti dei nostri prodotti. E’ doveroso riconoscere all’Italia un elevato grado di attenzione per la sicurezza alimentare.

Nel Pordenonese:
120 aziende
produttrici di ortaggi

Come ci informa il direttore della Coldiretti, Antonio Bertolla, in provincia sono operative 120 aziende che producono ortaggi (senza contare la produzione di patate, con consistenti realtà conferenti alla Copropa di Ovoledo).
Quasi tutte coltivano sia prodotti in serra che a pieno campo. I radicchi e gli asparagi sono i più frequenti a pieno campo. Sono coltivazioni che richiedono molta manodopera.
Il gelo preannunciato per questa settimana era temuto per i prevedibili danni ad alcune coltivazioni fuori serra (radicchio, verze, cavoli).
Per le coltivazioni in serra è da mettere in conto un forte consumo di carburante per riscaldarle ora che sono già a pieno regime con le piantine per la stagione nuova o con le primizie.
Sono presenti anche una decina di aziende che producono fiori e piante, soprattutto in vaso (primule, ciclamini, stelle di natale, gerani…) oltre che piantine per orto (pomodori, cetrioli, insalate, zucchine, melanzane…).

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