L’Orticoltura veneta vale 695 milioni:+1,8%
Difficoltà invece per il florovivaismo
Veneto Agricoltura sta esaminando in questi giorni i diversi comparti dell’agricoltura regionale in vista della pubblicazione, venerdì 25 giugno, dell’attesissimo Report sulla congiuntura del settore agricolo nel 2020. Dopo l’analisi nei giorni dei comparti della Pesca, del Lattiero-caseario, dei Cereali e delle Colture industriali, è oggi il momento delle Orticole; nei prossimi giorni sotto la lente finiranno la Carne, la Viticoltura e la Frutta nonché, nel focus conclusivo, il valore dell’intero settore primario veneto e l’import-export. Le analisi giornaliere dei diversi comparti vengono sempre accompagnate dalla pubblicazione sul canale YouTube di Veneto Agricoltura di un video di sintesi ( ).
Per quanto riguarda il settore orticolo veneto, va ricordato innanzitutto che nel 2020 le superfici investite sono scese a circa 27.250 ettari, in calo del -3,7% rispetto all’anno precedente. Si stima che le orticole in piena aria, che rappresentano il 75% degli ortaggi coltivati nella nostra regione, si attestino su circa 19.100 ettari (-5,2%), mentre le orticole in serra vengono stimate in circa 4.100 ettari (-4,7%); in aumento le piante da tubero (4.000 ha, +5,6%).
Il valore della produzione ai prezzi di base di patate e ortaggi viene stimato a circa 695 milioni di euro, in leggero aumento (+1,8%) rispetto all’anno precedente: molto bene le patate (94 milioni di euro, +18,4%); male le colture penalizzate dal lockdown e dalle chiusure imposte per il contenimento del Covid-19, come insalate e lattughe (113 milioni di euro, -17,7%), radicchio (54 milioni di euro, -14,1%), fragole (49 milioni di euro, -18,8%), pomodori (31 milioni di euro, -12,3%).
Male in florovivaismo, penalizzato per le chiusure primaverili, proprio nel periodo in cui si registra il picco di vendite e attività: penalizzata soprattutto l'attività di servizi di sistemazione delle aree verdi (parchi e giardini), con valori della produzione stimati in calo di circa il -10/12%. Stabili le imprese attive (1.417), in lieve aumento le superfici coltivate (2.500 ettari, +1,6%).
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