Il Bonus bicicletta: per acquisti fatti o da fare Fino al 60% della spesa, con qualche criticità
Bicicletta e monopattino: un bonus, una app, tante opportunità e qualche criticità
Il decreto attuativo non è ancora pronto, lo sarà probabilmente a inizio luglio. Tuttavia la strada sembra segnata: sarà click day. Con il serio rischio che molti restino esclusi.
Il bonus biciclette (valido anche per l’acquisto di bici a pedalata assistita, monopattini elettrici e altri mezzi green) è stato istituito nell’autunno 2019. Modificato e riproposto con il Decreto Rilancio, adeguato alle nuove esigenze legate al coronavirus, è stato finanziato con 120 milioni di euro.
Consiste in un beneficio pari al 60% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 500 euro. Una bella cifra, che però rischia di lasciare delusi molti.
Il bonus è destinato sia a chi ha già acquistato una bicicletta a partire dal 4 maggio (in questo caso sarà erogato sotto forma di rimborso) sia per chi intende farlo una volta ottenuto (in questo caso si otterrà uno sconto al momento dell’acquisto).
Rimborso o sconto che sia, per ottenerlo servirà un’app (che il Ministero dell’Ambiente sta realizzando) a cui ci si dovrà registrare tramite lo Spid (identità digitale).
Chi chiede il rimborso dovrà farlo entro 60 giorni da quando la piattaforma telematica della app sarà resa operativa, allegando copia della fattura, indicando il codice Iban del conto corrente sul quale i soldi dovranno essere accreditati. Chi invece ottiene il buono dovrà spenderlo entro 30 giorni.
Ma come detto, è facile che le risorse vadano esaurite nel giro di poche ore. La priorità, per l’assegnazione dei buoni, verrà data in base all’ordine di arrivo delle domande sulla app. A quel punto, il rischio è che la dote sia già stata intaccata dai rimborsi chiesti da chi ha già effettuato l’acquisto. E se i 120 milioni si esaurissero con i soli rimborsi? In tal caso richiedere il buono rischia di essere inutile.
Il bonus era stato individuato quale strumento per promuovere nuove strategie per un trasporto sostenibile e il miglioramento della vivibilità e della fruibilità delle aree urbane, da qui la scelta di riservarlo agli abitanti dei centri con oltre 50 mila abitanti o che siano almeno capoluoghi di provincia o di regione. Tuttavia sono in molti che chiedono che venga esteso ad altri centri, similmente a quanto già fatto tempo addietro dalla Regione Fvg, tra le prime in Italia a sovvenzionare l’acquisto di biciclette elettriche.
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