1 ottobre a Cordenons: "Pastori" (Ascoltare, Leggere, Crescere)
Pastori di Paolo Curtaz: un libro che i parrocchiani dovrebbero regalare ai loro parroci. Appuntamento a Santa Maria Maggiore con il parroco, don Angelo Grillo, con l'autore e Daniela Dose, giornalista e scrittrice
Pastori" (ed. San Paolo) è il nuovo libro del teologo Paolo Curtaz. Dedicato in particolare ai parroci o presbiteri, ma anche ai vescovi, ai laici, ai religiosi.
E’ un libro che parla al cuore perché Curtaz ha saputo mettersi in gioco in prima persona, raccontando anche le sue difficoltà e gli aiuti che ha ricevuto.
Se ne parlerà con l’autore il giorno 1° ottobre, alle 20.30 nella sala parrocchiale della Chiesa Santa Maria Maggiore, a Cordenons.
Introduce con un saluto don Angelo Grillo.
Il Cattolicesimo sta attraversando un periodo di crisi dovuto al secolarismo e qualunquismo imperante, ma non solo.
La crisi è anche nelle nostre Chiese, nei sacerdoti amareggiati, affaticati, sconsolati. E’ da qui che si puo’ ripartire. Riscoprendo la Buona Novella di Gesù che è gioia, pace e accoglienza.
Siamo salvati, ci ricorda Curtaz, grazie alla morte e resurrezione di Cristo. E’ questa Buona Novella che dobbiamo comunicare con atteggiamenti concreti.
Ricordiamoci che siamo dei peccatori perdonati, cerchiamo perciò di essere a nostra volta persone, preti, che perdonano, compassionevoli, non giudicanti.
Il prete deve lasciarsi trovare, esserci: a chi bussa alla sua porta non mostrare insofferenza o giudizio, ma ascoltare, ascoltare, ascoltare.
Curtaz ripropone in modo forte l’ascolto e l’accoglienza. Anche tra presbiteri. Perché è la capacità di fare comunione che dà testimonianza di Chiesa.
Gesù chiese ai discepoli di evangelizzare a due a due. Anche San Francesco ricorda ai suoi frati questa abitudine, che non è solo una buona pratica ma un luogo teologico. Gesù infatti disse che dove due o tre si riuniranno nel Suo nome là ci sarà la Chiesa.
Preti affaticati dai servizi parrocchiali. Li conosciamo tutti. Ma allora è bene tornare a ciò che è fondamentale e mettere in secondo piano il come: come e quante messe fare, come fare la catechesi, fare o no la festa patronale, sono scelte pastorali, che si possono modificare.
In particolare: la evangelizzazione. Fatta per anni ai bambini forse andrebbe ripensata.
Curtaz ricorda che i preti sono uomini e quindi testimoniano a partire dalla loro esperienza, dal loro carattere, dalle emozioni che provano. E’ bene pertanto che i pastori conoscano prima di tutto loro stessi. Dedichino tempo alla conoscenza di sé, alle motivazioni della loro vocazione, alla cura della spiritualità della preghiera, perché solo chi si conosce e si ama puo’ conoscere e amare.
Un libro pertanto, che è un richiamo forte alla felicità.
Essere cristiani felici è questo che contagia, stabilire buone relazioni (Dio è relazione in sé, dogma della Santissima Trinità).
D.D
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento