Maniago: Campo scuola della Protezione civile con i giovani
In una situazione di continuo calo demografico e di difficoltà nel reperire nuove leve che raccolgano il testimone di chi ha fatto nascere e crescere i vari gruppi attivi in tutta la regione, iniziative come queste trovano il nostro pieno sostegno perché rappresentano una valida occasione per conoscere i valori della Protezione civile ma anche un ottimo sistema di reclutamento".
In una situazione di continuo calo demografico e di difficoltà nel reperire nuove leve che raccolgano il testimone di chi ha fatto nascere e crescere i vari gruppi attivi in tutta la regione, iniziative come queste trovano il nostro pieno sostegno perché rappresentano una valida occasione per conoscere i valori della Protezione civile ma anche un ottimo sistema di reclutamento".
Lo ha detto l'assessore regionale Riccardo Riccardi visitando oggi a Maniago il campo scuola allestito dalla Protezione civile, con il supporto della Croce rossa, il Soccorso alpino e il Cai della Città del coltello, al quale hanno partecipato 56 studenti del locale liceo. Alla presenza del vicesindaco Anna Olivetto, del sindaco di Montereale Igor Alzetta nonchè di Patrizia Zoffo ed Emanuele Giglio in rappresentanza dell'istituto Torricelli, l'esponente dell'Esecutivo regionale ha voluto rimarcare l'importanza di queste occasioni, che non sono solo formative per i ragazzi ma che rappresentano anche un valido modo per far conoscere l'attività svolta dalla Protezione civile e cercare di reclutare nuovi giovani da inserire nelle fila del volontariato.
"Il modello della Protezione civile - ha detto Riccardi - mette in mostra tutto il suo valore non solo nel momento in cui si verificano delle calamità naturali che devono essere affrontate, ma è anche un ambiente utile per la collettività in cui "sfogare"
la propria solidarietà a favore del prossimo. La nostra terra è riconosciuta con orgoglio in tutto il Paese come un modello, in cui esiste il più alto rapporto tra volontari e popolazione residente rispetto a tutte le altre regioni d'Italia. Ciò non basta per farci dormire sonni tranquilli, perché questo primato va mantenuto saldo nel tempo attraverso il ricambio generazionale".
"Davanti a noi - ha concluso l'assessore regionale - abbiamo una grande sfida che è al tempo stesso anche un grande rischio: in una situazione di continuo calo demografico, dobbiamo renderci conto che se non riusciremo a fare tutte le azioni di coinvolgimento delle nuove generazioni, questa esperienza che ci ha visto essere un modello per la nostra nazione rischia di finire. Dobbiamo pertanto compiere tutti gli sforzi possibili perché questa esperienza prosegua, in quanto lo dobbiamo anche come dovere morale nei confronti di chi ora sta passando il testimone. Non è vero che i giovani non sono sensibili a queste tematiche; se andiamo scavare dentro i loro troveremo la stessa fertilità che hanno avuto quanti hanno dato inizio a questa avventura e che hanno tramandato ai loro successori. Il nostro compito è scaldare i cuori di quanti verranno raccoglieranno questa preziosa eredità e iniziative come quelle di oggi vanno in questa direzione
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