Domenica 10 novembre, angelus di papa Francesco: in preghiera per la pace
Continuiamo, per favore, a pregare per la martoriata Ucraina, dove vengono colpiti anche ospedali e altri edifici civili; e preghiamo per la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan. Preghiamo per la pace nel mondo intero.
Cari fratelli e sorelle!
Ieri a Siviglia è stato proclamato Beato don Giuseppe Torres Padilla, cofondatore della Congregazione delle Suore della Compagnia della Croce. Vissuto nella Spagna dell’ottocento, si distinse come sacerdote confessore e guida spirituale, testimoniando grande carità con i bisognosi. Il suo esempio sostenga soprattutto i sacerdoti nel loro ministero. Un applauso al nuovo Beato!
Tre anni fa veniva avviata la Piattaforma d’Azione Laudato Si’. Ringrazio quanti operano in favore di questa iniziativa. A tale proposito, auspico che la Conferenza sui cambiamenti climatici COP 29, che inizierà domani a Baku, dia un contributo efficace per la tutela della nostra casa comune.
Sono vicino alla popolazione dell’Isola di Flores in Indonesia, colpita dall’eruzione di un vulcano; prego per le vittime, i loro familiari e gli sfollati. E rinnovo il mio ricordo per gli abitanti di Valencia e di altre parti della Spagna che stanno affrontando le conseguenze dell’alluvione. Vi faccio una domanda: avete pregato per Valencia? Avete pensato di fare qualche contributo per aiutare quella gente? È solo una domanda.
Sono preoccupanti le notizie che giungono dal Mozambico. Invito tutti al dialogo, alla tolleranza e all’instancabile ricerca di soluzioni giuste. Preghiamo per l’intera popolazione mozambicana, affinché la presente situazione non faccia smarrire la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace.
E continuiamo, per favore, a pregare per la martoriata Ucraina, dove vengono colpiti anche ospedali e altri edifici civili; e preghiamo per la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan. Preghiamo per la pace nel mondo intero.
Oggi la Chiesa italiana celebra la Giornata del Ringraziamento. Esprimo gratitudine al mondo agricolo e incoraggio a coltivare la terra in modo da custodirne la fertilità anche per le generazioni future.
Saluto con affetto tutti voi, romani e pellegrini, e i ragazzi dell’Immacolata. In particolare, i fedeli provenienti dal Kazakhstan, da Mosca, New York, Bastia (Corsica), da Beja e dall’Algarve in Portogallo, da Varsavia, Lublin e altre località polacche. Saluto il Comitato promotore del Patto Educativo Globale con i rappresentanti di numerose Università Cattoliche; saluto i cresimandi di Empoli; i volontari del Banco Alimentare e la Banda italiana dell’Arma Trasporti e Materiali. Speriamo che la banda poi ci faccia sentire una cosa bella!
E a tutti, a tutti auguro una buona domenica. Per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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