Egli scrisse: "Giovanni è il suo nome"
Elisabetta diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti si rallegravano con lei. Sua madre intervenne: " Si chiamerà Giovanni". Il padre scrisse: "Giovanni è il suo nome".
Messa vespertina nella vigilia: Lc 1,5-17 (forma riassunta)
Al tempo di Erode vi era un sacerdote, Zaccaria, che aveva in moglie Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio. Essi non avevano figli. Mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali, apparve a lui un angelo e gli disse: "Non temere, Zaccaria, tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Sarà colmato di Spirito Santo e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
Messa del giorno: Lc 1,57-66.80 (forma riassunta)
Elisabetta diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti si rallegravano con lei. Sua madre intervenne: " Si chiamerà Giovanni". Il padre scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. All’istante gli si sciolse la lingua. Tutti i loro vicini furono presi da timore, dicendo: "Che sarà mai questo bambino?". Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.
Tematica liturgica
Gesù ebbe una grande stima per Giovani Battista. Nell’episodio narrato da Matteo (Mt 11,1-15) e da Luca (Lc 7,18-30), i discepoli del Battista chiesero a Gesù se egli fosse il Messia. Gesù rispose di riferire a Giovanni tutto ciò che egli stava facendo in adempimento alle profezie messianiche di Isaia: Quando i discepoli del Battista si furono allontanati, Gesù fece tre affermazioni importantissime sul Battista. La prima diceva che Giovanni Battista "è più che un profeta". La seconda affermava che "tra i nati di donna non è sorto uno più grande" di lui. Infine, Gesù con molto garbo identificò il Battista con Elia: "E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire" (Mt 11,14).
La Chiesa, dunque, eredita dal proprio Maestro la venerazione per Giovanni Battista. Costantino nel sec. IV gli dedica una basilica ad Ostia, una seconda ad Albano e il battistero del Laterano. All’epoca di Agostino nella Chiesa occidentale si celebrava la sua festa natalizia il 24 Giugno.
Non è un santo come gli altri ("tra i nati di donna non è sorto uno più grande"). La Chiesa, infatti, celebra sia la sua nascita terrena (24 giugno) sia la sua nascita al cielo (29 agosto). Questo non avviene con nessun santo, ma solo per Maria Vergine e per il Battista. Sappiamo che il concepimento di Gesù è avvenuto sei mesi dopo il concepimento del Battista. Poiché nel secolo IV la Chiesa decise di celebrare la nascita di Gesù il 25 Dicembre, è stato naturale collocare la nascita del Battista sei mesi prima, cioè il 24 Giugno. La Chiesa onora la nascita di Giovanni con due messe, quella della vigilia e quella del giorno.
Messa vespertina nella vigilia
a. L’annuncio angelico della nascita di Giovanni Battista al padre Zaccaria è narrato in Lc 1,5-20. La Liturgia ha scelto Lc 1,5-17, togliendo l’obiezione di Zaccaria e il suo successivo mutismo, come castigo per la sua mancanza di fede. I genitori di Giovanni, Zaccaria ed Elisabetta, sono "giusti davanti a Dio" eppure sono gravati da una maledizione: non hanno figli.
b. Nel mondo veterotestamentario ci sono altre copie pie che sono privi di figli. Abramo e Sara erano sterili. Generarono Isacco per intervento miracoloso di Dio. Lo stesso capitò a Elkana e Anna, genitori di Samuele. Dio pone un segno nella storia, rovesciando le sorti e compiendo qualche cosa che per l’uomo è impossibile.
c. Le parole dell’angelo a Zaccaria dicono che Giovanni sarà inabitato dallo Spirito, avrà un compito profetico ed sarà associato ad Elia di cui erediterà lo spirito e la forza. Giovanni è il precursore del Messia e dovrà preparare il popolo ebraico ad accogliere il Cristo.
d. Leggendo la vocazione di Geremia (prima lettura, Ger 1,4-10) si comprende la vocazione di Giovanni, che fin dal seno materno è appartenuto totalmente a Dio. La seconda lettura (1Pt 1,8-12) presenta la missione dei profeti (compreso, quindi, Giovanni). Essi sono ministri "di quelle cose che ora vi sono state annunziate".
Messa del giorno
a. Il testo di Lc 1,57-80 è un ciclo narrativo letterariamente compatto: nascita di Giovanni (Lc 1,57-58), la sua circoncisione (Lc 1,59-66), il Benedictus (Lc 1,67-79) e il sommario (Lc 1,80). La Liturgia sceglie il brano della nascita (Lc 1,57-58), quello della circoncisione (Lc 1,59-66), e il sommario (Lc 1,59-66). Lascia cadere il Benedictus ((Lc 1,67-79)
b. La nascita del Battista evidenziò la grande misericordia di Dio verso l’anziana madre: "Il Signore aveva esaltato in lei [Elisabetta] la sua misericordia"). Quando si trattò di scegliere il nome per il bambino, si pensò a Zaccaria perché ((Zakàr - Yah = Dio si è ricordato) Dio si era ricordato di questi vecchi genitori. I genitori, concordi, optarono per il nome di Giovanni (Yo - hannàn = Dio ha fatto grazia). Zaccaria sapeva benissimo il motivo (cfr quanto detto dall’angelo in Lc 1,13-17). Dopo queste cose, Zaccari riacquistò la parola. L’opera divina impressionò i presenti che dalla gioia per la nascita passarono alla meraviglia per il nome e giunsero al timore per il miracolo della parola.
c. Mentre la prima lettura (Is 49,1-6) manifesta la forza di Dio, protettore e guida, la seconda (At 13,22-26) proclama che le parole del Battista sono sempre attuali: il Battista non è il Cristo. Il Cristo è così grande da far dire al Battista di non essere degno di slegare i suoi sandali.
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