Portogruaro
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Nucleo Betulla e "Cafè Alzheimer" contro le demenze alla Residenza Francescon

Dai 24 posti letto con intensità assistenziale di secondo livello allo spazio d’incontro dedicato ai familiari per confrontarsi sulla gestione con professionisti esperti

Nucleo Betulla e "Cafè Alzheimer" contro le demenze alla Residenza Francescon

La Residenza per Anziani Francescon di Portogruaro da alcuni anni propone il "Cafè Alzheimer": uno spazio d’incontro accogliente e gratuito, dedicato soprattutto ai familiari che si prendono cura di persone colpite dalla demenza, in cui possono confrontarsi sui temi legati alla gestione della malattia, trascorrendo alcune ore in un’atmosfera confortevole, centrata sull’ascolto e sulla condivisione, assieme a professionisti esperti in materia, per affrontare più serenamente possibile gli aspetti più difficili di questa esperienza.

PER IL 2020 Il programma era già ben definito ancora nello scorso febbraio, ma è stato bloccato sul nascere dall’emergenza sanitaria provocata dal corona virus. Soltanto in occasione della giornata mondiale dedicata a questa malattia, lo scorso lunedì 21 settembre, dopo sette lunghi mesi, si è potuto riprendere il progetto accantonato, nel rispetto delle rigide prescrizioni anti-contagio. Sono intervenuti al "Cafè Alzheimer" una quindicina di familiari (numero massimo ammissibile) ed hanno incontrato il dottor Luca Valentinis, primario di Neurologia dell’Ospedale di Portogruaro, che ha parlato dei principali aspetti della demenze. Un’altra decina di persone interessate ha potuto seguire da casa l’incontro in collegamento via internet. Nei prossimi mesi, con le stesse modalità, sono previsti altri tre incontri.

L’ALZHEIMER E’ la demenza più diffusa tra le persone anziane, dipende da un danno cerebrale dovuto a cause organiche. La patologia è irreversibile, ma la sua evoluzione può essere rallentata, puntando inoltre a mantenere viva il più possibile la dimensione emotiva della persona colpita. Da qualche anno la Residenza Francescon si è attrezzata per affrontare questa patologia, predisponendo il Nucleo Betulla: sono 24 posti letto con intensità assistenziale di secondo livello, ad alta protezione, dotato delle attrezzature necessarie. È stato ideato per favorire l’orientamento di ospiti particolari, che presentano disturbi comportamentali. Gli spazi e gli arredi sono stati pensati per offrire punti di interesse all’anziano ospite, che può trovare oggetti da maneggiare in sicurezza, in zone accoglienti in cui sostare, interrompendo così il vagabondaggio. Le pareti ed i corridoi presentano colori pastello, con toni caldi, scelti per favorire l’orientamento degli ospiti. Nel nucleo vengono organizzate attività mirate di riabilitazione cognitiva, funzionale con tecniche multisensoriali, condotte dagli educatori con la supervisione del servizio di psicologia.

Vi è stata predisposta anche una stanza multisensoriale, secondo il metodo Snoezelen. Tutti questi progetti possono essere sia di gruppo che individualizzati e consentono alle persone, che hanno ridotte capacità cognitive e con le quali la comunicazione verbale non è sempre efficace, sia di rallentare il decadimento cognitivo che di generare rilassamento e benessere.

Fonte: Redazione Online
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