Sigaretta elettronica e giovanissimi
La Storica Società Operaia di Pordenone organizza venerdì 27 ottobre alle 17 nel Centro culturale di Palazzo Gregoris un convegno dedicato alle problematiche e ai rischi legati al fumo delle sigarette elettroniche, particolarmente diffuse anche tra i giovani
Prosegue l’impegno della Storica Società Operaia di Pordenone a favore di studio e divulgazione di aspetti scientifici legati alle problematiche di salute e dipendenze del mondo giovanile. Dopo il successo del Convegno che lo scorso anno accese i riflettori sul fenomeno (ancora in parte sommerso) degli “Hikikomori”, ovvero i giovani che si isolano volontariamente dal mondo reale gestendo i rapporti con “gli altri” soltanto attraverso internet e la tecnologia virtuale, l’attenzione ora si sposta su una tematica, quella del tabagismo, che purtroppo si apre a nuovi rischi, legati anche a uno strumento, come quello delle sigarette elettroniche, in realtà introdotto per combattere i danni dalla dipendenza dal fumo di sigaretta.
Venerdì 27 ottobre alle 17.00 (ingresso libero), nella sala del Centro Culturale di Palazzo Gregoris, sede della SOMSI Pordenone, si terrà il Convegno dal titolo “Una sigaretta non è solo una sigaretta”. Tema dell’incontro “Giovani e giovanissimi: di quale fumo parliamo”, un approfondimento che, attraverso un panel di esperti, affronterà l’argomento sul versante della salute, della legalità e dei connessi aspetti educativi, rivolgendosi a cittadini, insegnanti, educatori e soprattutto genitori.
Organizzato dalla SOMSI con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pordenone, il progetto intende contribuire a contrastare la diffusione del fumo tra giovani e giovanissimi, sia nelle forme tradizionali sia nel più recente uso delle sigarette elettroniche, ed inoltre fornire, a quanti hanno con i giovani una relazione educativa, strumenti di comprensione per leggere i mutamenti e sviluppare capacità di protezione. Il tema verrà trattato da diverse angolature ovvero dal punto di vista epidemiologico, dei servizi dedicati alle dipendenze, legale e pedagogico-educativo.
Una delle novità più recenti, purtroppo in negativo, legate al fenomeno del fumo tra i giovani, è connesso alla diffusione delle sigarette elettroniche, che ha reso disponibile su larga scala una tecnologia, quella dei vaporizzatori, di facile manomissione per un utilizzo diverso da quello per cui sono stati concepiti, introducendo altre pericolose sostanze da abuso.
La nuova moda del fumo elettronico apre dunque un fronte del tutto inesplorato ed impone particolare attenzione rispetto a fenomeni incontrollati e ad alto rischio per la salute. Questi dispositivi si sono infatti diffusi con velocità impressionante tra giovani ed adulti, scollegando l'utilizzo dal fumo inteso tradizionalmente.
A proposito dell’uso delle sigarette elettronica tra i giovani, dai dati della GYTS (Global Youth Tobacco Survey) diffusi dal Ministero della Salute (aggiornati al 2022), risulta che sono più che raddoppiati gli studenti che la utilizzano passando dallo 0% nel 2010, all’8,4% del 2014 al 17,5% del 2018. Inoltre sono quasi triplicati gli studenti che fanno uso esclusivamente di sigarette elettroniche (dal 2,9% nel 2014 a ll’8,2% nel 2018), mentre se consideriamo gli utilizzatori duali che fanno uso sia di sigarette tradizionali che elettroniche arriviamo a una prevalenza del 27,9%, in aumento rispetto al 2014 (26,3%).
Il 76% dei giovani (13-15 anni) afferma inoltre di avere facilmente accesso a questo tipo di prodotto la cui vendita è però vietata a chi ha meno di 18 anni.
Ecco quindi l’urgenza di introdurre una seria riflessione, che contribuisca a focalizzare l'attenzione partendo da più punti di vista. Nel Convegno di Pordenone, dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Operaia Mario Tomadini e dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci, la scaletta proporrà gli interventi del dottor Diego Serraino, Direttore Epidemiologia Oncologica IRCSS Cro Aviano; del dottor Antonio Natoli, Medico Farmacologo Area Dipendenze-Dipartimento Dipendenze e Salute Mentale ASFO Pordenone; del dottor Francesco Burgio, Psicologo, Direttore f.f. Area Psicologico Riabilitativa Dipendenze-Dipartimento Dipendenze e Salute Mentale ASFO Pordenone; della dottoressa Liala Bon, Avvocato del Foro di Pordenone, esperta in diritto minorile; della dottoressa Franca Da Re, Psicologa, già Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione.
Info sul web: www.somsipn.it e sulle pagine social della Storica Società Operaia di Pordenone.
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