Pordenone
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Sabato 27 alle 17: Dall'Afghanistan alla Siria al Sud Sudan, esperienze di cooperazione, volontariato e lavoro a confronto

Alla ex Tipografia Savio di Pordenone, con "Il dialogo creativo" un confronto tra storie di viaggio (foto di Carla Dazzi)

Sabato 27 alle 17: Dall'Afghanistan alla Siria al Sud Sudan, esperienze di cooperazione, volontariato e lavoro a confronto

Sabato 27 novembre, alle ore 17, alla ex Tipografia Savio di Pordenone, "Il dialogo creativo" mette a confronto storie di viaggio e lavoro in alcuni dei luoghi più difficili del pianeta, dall'Afghanistan alla Siria al Sud Sudan. Intervengono Federico Croci, ingegnere idraulico, Carla Dazzi, fotografa e aderente al Coordinamento italiano sostegno donne afghane, e Katia Gavagnin, archeologa. I tre relatori racconteranno le loro esperienze di lavoro, volontariato e cooperazione oltre i confini dell'Europa, nel contesto attuale aggravato dalla pandemia, in cui mantenere vivi i contatti con il Sud del mondo è sempre più pericoloso e complicato.

Federico Croci, pordenonese, da sempre vicino ai temi del sociale e del volontariato, collabora con il MoVI - Movimento di Volontariato Italiano da diversi anni. Spinto dalla voglia di mettere a disposizione le proprie competenze di ingegnere per chi ne ha più bisogno, ha lavorato con Medici Senza Frontiere nel 2017 in Sudafrica, nel 2018 in Sud Sudan e nel 2020 in Sierra Leone.

Carla Dazzi, viaggiatrice e fotografa, è impegnata nel testimoniare vita e luoghi che non si raccontano mai. Volontaria della Onlus Insieme si può di Belluno, si spende per la difesa dei diritti delle donne afghane impossibilitate a condurre una vita sicura, tra corruzione, fondamentalismi e invasioni.

Katia Gavagnin, pordenonese, è archeologa e collabora con le Università di Udine e di Venezia. Ha iniziato a lavorare in Siria nel 2007. Dal 2010 ha partecipato a missioni archeologiche in Georgia e dal 2012 è parte del Progetto archeologico "Terra di Ninive" dell'Università di Udine nel Kurdistan iracheno. 

Durante l'incontro, realizzato in collaborazione con la Onlus Insieme si può e con l'associazione Purlilium Act di Porcia, verrà proiettato un videomessaggio di Selay Gahffar, politica e donna simbolo dell'emancipazione femminile, dei diritti umani e civili in Afghanistan. Selay Ghaffar è la portavoce di Hambastagi, il Partito della Solidarietà Afghano. Per la sua instancabile attività a favore dei diritti umani, la regista italiana Benedetta Argentieri ha scelto Selay Ghaffar come protagonista del docufilm "I am revolution" (2018, Possible Film in co-produzione con RaiCinema).

Il dialogo creativo è un'iniziativa dell'associazione per il commercio equo e solidale L'Altrametà, grazie al sostegno del Comune di Pordenone e in collaborazione con la Cooperativa Sociale Itaca e Voce Donna Onlus.

L'ingresso è libero, con certificato verde, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia.

Fonte: Comunicato stampa
Sabato 27 alle 17: Dall'Afghanistan alla Siria al Sud Sudan, esperienze di cooperazione, volontariato e lavoro a confronto
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