Pordenone: il comune e il decalogo per il risparmio dell'acqua
Limiti al consumo di acqua potabile: ecco dieci buone prassi sempre valide ma doverose in giorni di siccità
Il 23 giugno scorso il Comune di Pordenone, in linea con le disposizioni messe in atto dalla Regione Friuli Venezia
Giulia, ha emanato un’ordinanza con cui pone limiti al consumo dell’acqua potabile, evitando così sprechi causati da
quelle attività non indispensabili come bagnare il giardino, riempire piscine private o lavare l’auto presso la propria
abitazione.
Per sensibilizzare i cittadini a riguardo, l’Amministrazione Comunale di Pordenone ha pensato di accompagnare la
diffusione dell'ordinanza con una campagna informativa e di sensibilizzazione sul risparmio dell’acqua.
Da oggi i cittadini trovano nel sito web del comune un decalogo di piccole buone azioni quotidiane da mettere in atto
per limitare lo spreco di questo bene sempre più prezioso. Queste 10 buone pratiche, diffuse da Legambiente in
occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2020, verranno poi ulteriormente promosse dal Comune tramite i
diversi canali di comunicazione istituzionali.
Il decalogo riporta così 10 buone pratiche:
1. Utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico
2. Lavare piatti, frutta e verdura in una bacinella e non in acqua corrente
3. Lavare le stoviglie con acqua di cottura della pasta, un ottimo sgrassante che può essere usato insieme ai detersivi
4. Montare nei rubinetti i dispositivi frangigetto e limitatori di flusso, garantendo un minor consumo d’acqua
5. Chiudere i rubinetti mentre ci si rade o si lavano i denti
6. Installare e utilizzare al meglio lo sciacquone intelligente con lo scarico a doppio flusso
7. Scegliere la doccia invece del bagno per risparmiare 1.200 litri di acqua potabile all’anno
8. Riparare tutte le perdite dei rubinetti e delle cassette wc
9. Controllare periodicamente il contatore: il monitoraggio costante dei consumi è il modo migliore di accorgersi
subito di perdite accidentali.
10. Mangiare in maniera consapevole e responsabile: un buon consumatore dovrebbe considerare, oltre alla risorsa
utilizzata direttamente, anche quella impiegata per produrre gli alimenti.
Spiega il sindaco Alessandro Ciriani: «Purtroppo andremo incontro ad un periodo di siccità e l’acqua va razionata per
consentire che arrivi laddove la sua fornitura ha la priorità: mi riferisco alle strutture sanitarie, a ospedali, case di
riposo e industrie. Questa emergenza rappresenta un vero problema per ognuno di noi e la soluzione va trovata nella
collaborazione e nella responsabilità di ciascun cittadino».
Aggiunge l’assessore all’ambiente Monica Cairoli: «Anche una città ricca di corsi d’acqua come Pordenone deve fare i
conti con l’emergenza siccità. Abbiamo pensato di diffondere un decalogo per fornire concretamente a tutti delle
indicazioni da seguire per rispettare questa risorsa fondamentale per la nostra vita e per quella di flora e fauna.
Preciso che il Comune si prenderà cura del patrimonio arboreo piantumato di recente (piantagioni arboree ed aiuole),
approvvigionandosi nelle ore consentite presso Idrogea da pozzo artesiano. Quindi l’acqua che verrà impiegata per
annaffiare quelle piante più “fragili” non proverrà dalla rete idrica ma potrà garantire la vita a quelle piante che
altrimenti andrebbero in sofferenza, causando un danno erariale, oltre che ambientale».
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