Pordenone: giovedì 10 novembre a Cinemazero il documentario “Al Qimma”
Per la XVI edizione de Gli occhi dell'Africa la visione di una straordinaria impresa: una donna marocchina sul tetto del mondo
Prosegue con uno straordinario viaggio dal Marocco all’Himalaya, la rassegna cinematografica “Gli occhi dell’Africa”: giovedì 10 novembre (ore 20.45) a Cinemazero, in collaborazione con la sezione di Pordenone del Club Alpino Italiano è in programma “Al Qimma”, documentario del regista e produttore Mehdi Moutia, presentato al Trento Film Festival. Il lavoro ha impegnato il suo autore per più di sei anni, allo scopo di narrare le incredibili imprese di un’alpinista marocchina: Bouchra Baibanou.
Scalare l’Everest rappresenta per la donna la ricerca della propria ragione di vita: “Al Qimma” indica la vetta in arabo marocchino. Bouchra ha scoperto la montagna ai tempi dell’università, quasi per caso, leggendo un annuncio che promuoveva escursioni nel Toubkal, la cima più alta della catena montuosa dell’Atlante e di tutto il Nordafrica, il cui nome significa la “vetta da cui si vede tutto”.
Con il suo carattere forte e la sua joie de vivre, Bouchra parte senza farsi troppe domande e scala la sua prima cima, fino a ben 4.167 metri di quota. La donna prova un’emozione intensa, quasi divina, e non si ferma. La conquista della vetta le regala una sensazione fortissima di libertà e lì intravede il suo destino. Qualche anno dopo, si prepara alla scalata della montagna più alta del mondo, l’Everest, in un viaggio che rappresenta per lei una ricerca spirituale. In Marocco, intanto, Lahoucine e Hiba, marito e figlia di Bouchra, vivono l’avventura a modo loro, tra preoccupazione e incoraggiamento, cercando come possono di seguire il cammino della donna.
“Gli occhi dell’Africa” è un’iniziativa promossa da Caritas, Cinemazero, L’Altrametà e Centro culturale Casa dello Studente. Il calendario comprende, oltre alla proiezione di film, anche incontri, concerti, un laboratorio per bambini e proiezioni speciali per le scuole. Nello Spazio Foto della Casa dello Studente, in particolare, è aperta la mostra fotografica “Sguardi capovolti”, curata dall’associazione Medici con l’Africa Cuamm, di Padova, per far conoscere l’impegno dei medici e dei volontari che operano in Africa da più di cinquant’anni.
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