Piscina di via Treviso “restituita” al Comune
La vicenda della piscina comunale di viale Treviso si è conclusa con il rientro in possesso dell’impianto da parte del Comune venerdì 28 agosto
La vicenda della piscina comunale di viale Treviso si è conclusa con il rientro in possesso dell’impianto da parte del Comune. Venerdì 28 agosto, alle 9.30 la dott.ssa Mariateresa Miori in qualità segretario generale, funzionari comunali e agenti della Polizia Locale si sono recati in viale Treviso per redigere il verbale di immissione in possesso dopo la verifica, durata per diverse ore alla presenza della Gis, delle condizioni della struttura e delle attrezzature.
Una vicenda travagliata che si trascina dal 2016 anno in cui il Comune avviò la gara per scegliere il nuovo gestore. Alla Gis SSD di Castelfranco Veneto che l’aveva gestita per venticinque anni doveva subentrare la società Arca SSD arl di Oderzo risultata vincitrice della gara. Nell’attesa che si pronunciassero i giudici amministrativi sui ricorsi presentati, anche dalla Gis, la stessa continuò a gestire la piscina fino al 2020. La sentenza dello scorso 10 febbraio confermava gli esiti della gara riconoscendo l’Arca quale nuovo gestore ed intimava alla Gis di restituire l’impianto al Comune entro 60 giorni, quindi entro il 10 aprile; l’immobile doveva essere riconsegnato in perfette condizioni di manutenzione come disposto nella convenzione di gestione sottoscritta nel 1995 in cui si stabiliva che la cura ordinaria e straordinaria dovesse essere a carico della società che l’aveva in gestione, anche se da ispezioni svolte fino ad oggi non appare in tale stato.
Dopo la sentenza di febbraio, tecnici comunali iniziarono a verificare le condizioni dell’immobile. Nei sessanta giorni di tempo concessi per la restituzione della struttura la Gis doveva dedicarsi a svolgere tutti gli adempimenti necessari al rilascio dell’immobile ; ripristino dei locali, manutenzioni e chiusura dei rapporti con gli utenti.
Per garantire il servizio alla cittadinanza nella sua totalità, quindi l’utilizzo sia delle piscine interne che esterne, il Comune era disposto ad assecondare la richiesta della Gis di gestire l’impianto fino al 31 agosto, tuttavia questa non accettava la proposta del Comune che chiedeva l’apertura anche delle piscine esterne, necessità inderogabile per il Comune stante il periodo estivo quando si ricerca sollievo e refrigerio in acqua.
Le reiterate procrastinazioni nella restituzione dell’immobile da parte della Gis, ultima quella del 24 agosto nonostante la sentenza inappellabile del giudice amministrativo, hanno indotto il Comune a procedere per far valere la ragione della legge e soprattutto dei cittadini, imponendo il rilascio dell’immobile.
L’impianto ora è in possesso del Comune per la sua riapertura.
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