Nuova strumentazione per lo Studio Medico Solidale di Pordenone
Lo studio medico solidale di Pordenone è attivo dal 2018; 23 medici volontari tra cui ex primari si turnano per visite specialistiche riservate a chi ha un Isee inferiore ai 13mila euro. Ora si avvale di nuovi strumenti oculistici grazie alla donazione della LTL di San Vito al Taglaimento
Lo Studio medico solidale si è arricchito, venerdì 29 novembre, di una strumentazione oculistica donata da una azienda del sanvitese: la LTL. La donazione è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa tenutasi proprio nei locali pordenonesi dello Studio medico in via San Quirino, 5. Lo Studio è nato nel 2018: "Per dare un servizio gratuito di visite specialistiche a persone con un Isee certificato non superiore a 13 mila euro", ha spiegato la coordinatrice dello stesso, Raffaella Manias Campagnutta. La sua attività si sostanzia in circa 40 visite al mese, realizzate grazie alla volontaria dedizione di 23 specialisti che, a titolo gratuito, prestano i loro servizi, unitamente a 5 infermieri e 5 persone di segreteria.
I macchinari oculistici donati dalla LTL di San Vito al Tagliamento renderanno più completo e accurato il servizio di diagnosi, come ha spiegato il dott. Piccinato, medico oculista volontario. Mentre Gabriele Balduzzi, direttore dell’Azienda donatrice, ha ricordato che la multinazionale cui l’azienda appartiene porta nel suo dna la vocazione al sostegno delle fasce deboli, specie riguardo i problemi visivi: "Nel mondo ci sono ben 2,5 miliardi di persone che non godono della correzione oculistica di cui abbisognano" ha ricordato.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato come il servizio dello Studio medico solidale sia stato reso possibile dalla collaborazione di quattro realtà: il comune di Pordenone, che ha dato l’uso gratuito dei locali del prefabbricato in via San Quirino, la Fondazione Bcc Pordenonese per il sostegno economico al progetto, l’associazione San Pietro apostolo di Azzano Decimo e l’ordine dei medici. In sede di conferenza stampa erano per questo presenti il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore Eligio Grizzo per il primo; il presidente Giancarlo Zanchetta e il vice Mauro Verona per la Fondazione Bcc; Loris Gambaldini per la San Pietro apostolo, oltre al presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Pordenone che ha sottolineato come lo Studio medico solidale sia sostenuto dai professionisti volontari, tra cui alcuni ex primari, per spirito di solidarietà, per vicinanza al cittadino e per convinta adesione al progetto che tutela la salute anche dei più fragili. Lo stesso sindaco Ciriani ha rimarcato che, nonostante nell’ambito "la spesa sociale si attesti sui 20 milioni di euro l’anno, capita che qualcuno resti scoperto. Questo è dunque un esempio virtuoso di sostegno alla fascia debole della popolazione, che altrimenti resterebbe scoperta".
La coordinatrice Manias Campagnutta ha aggiunto l’importanza di divulgare la possibilità di questo servizio, che può dare ancora più prestazioni di quante già fa.
Simonetta Venturin
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