Dal maltrattamento al femminicidio: convegno a Pordenone il 31 maggio all'Operaia
Si tiene il 31 maggio a partire dalle 17 il convegno “Dai maltrattamenti al femminicidio: quando le tutele non salvano le donne”. Appuntamento nella sede della Società Operaia e Mutuo Soccorso, Palazzo Gregoris in corso Vittorio Emanuele n.44.
il ritmo è: una ogni tre giorni: la cronaca registra la continua violenza subita dalle donne. Anche con tragici epiloghi. La società civile condanna questi episodi invocando interventi risolutivi per por fine o limitare questo fenomeno. “E’ necessario lavorare ad un cambiamento culturale - commenta Nicola Mannucci presidente dell’associazione “In Prima Persona – uomini contro la violenza sulle donne”- ed è a questo scopo che ci siamo costituiti; l’intento mira a sensibilizzare l’opinione pubblica per mantenere alta l’attenzione. Per analizzare alcuni degli aspetti è stato organizzato il convegno: “Dai maltrattamenti al femminicidio: quando le tutele non salvano le donne”, in programma pergiovedì 31 maggio 2018 alle ore 17 nella sede della Società Operaia e Mutuo Soccorso presso il centro culturale di Palazzo Gregoris in corso Vittorio Emanuele n.44.”
Intervengono: Carlo Rizzo psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo che presenta il convegno e, dopo gli interventi del prefetto di Pordenone Maria Rosaria Laganà e dell’assessore alle pari opportunità del Comune Guglielmina Cucci, qualificati relatori coordinati dalla moderatrice Chiara Cristini presidente del tavolo tecnico della Carta di Pordenone, si alternano per portare il proprio contributo. quindi, Rosanna Rovere presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone, sul tema legato alle tutele dei soggetti deboli contenute negli articoli del codice penale e nelle leggi collegate e su come attivare e a che rivolgersi in caso di “maltrattamenti contro familiari e conviventi” e nelel situazioni di atti persecutori”; il Giudice delle Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale Penale di Pordenone Eugenio Pergola che illustra "l’’applicazione delle misure cautelari e delle pene nei procedimenti a carico degli autori di maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenze sessuali, atti persecutori analizzando l’efficacia, i limiti e le criticità rilevate"; Cinzia Monte Vice Commissario della Polizia di Stato della Questura di Pordenone che delucida i “provvedimenti di competenza dell’Autorità di Pubblica Sicurezza nei confronti degli autori dei reati previsti dagli artt. 572 (maltrattamenti in famiglia) e 612 bis C.P. ( stalking)”; Maria de Stefano presidente del Centro Antiviolenza “Voce Donna” di Pordenone che parla dell'esperienza maturata dal Centro; Nicola Mannucci presidente dell’Associazione “In Prima Persona - Uomini contro la violenza sulle donne” di Pordenone che relaziona sul contributo e sul ruolo dell’ associazione maschile contro la violenza sulla donna condividendo con il pubblico un anno e mezzo di attività e progetti futuri”. Il convegno ha il patrocinio del Comune di Pordenone e la collaborazione della Somsi e dell’Ass In buona salute ed inoltrelafrequenza dell’evento formativo, accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Pordenone, è gratuita ed è valida per l’attribuzione di nr. 2 crediti formativi in materia non obbligatoria.
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