Arlecchino Errante: gli eventi di sabato 2
Una mostra di artigianato locale e solidale, musica comica e magia per strada, il Premio La Stella de L’Arlecchino Errante a Jaroslaw Fret, la musica post folk dei Širom
Alle 10, presso la sede della Scuola Sperimentale dell’attore, si terrà la presentazione e la prima giornata del workshop condotto da Jaroslaw Fret e Monika Wachowicz “I quattro centri dell’attore”.
Dalle ore 11 alle ore 16, per le vie del centro della città, il duo musicale Wunder Tandem e Flip il Mago proporranno un “Varietà di Strada”.
Dalle ore 17 alle ore 21, presso l’Ex Convento San Francesco, si terrà una Mostra di artigianato sociale e vicinale. Espongono: T-essere - laboratorio di sartoria sociale della Cooperativa Nuovi Vicini; Teste di Legno - restauro mobili della Cooperativa Duemilauno; Laboratorio ceramica della Cooperativa Sociale Futura; Laboratorio di mosaico e d’arte della Fondazione Bambini & Autismo; Laboratorio di ceramica de Il Piccolo Principe Cooperativa Sociale; Dreamis Bijoux Italy – laboratorio di Ligutti Isabelle Anne; Doprà – microimpresa di complementi d’arredo in metallo riciclato e di risulta; Ciccibonbon - microimpresa di pasticceria secca; Strangeship - laboratorio di incisione di Alvise Rossi.
Alle ore 18.00, sempre presso l’Ex Convento San Francesco, si terrà la Consegna del Premio La Stella dell’Arlecchino Errante / Confartigianato Imprese Pordenone a Jaroslaw Fret: un riconoscimento alla carriera conferito ad un artista del teatro che si sia distinto per un linguaggio originale, per un metodo di lavoro preciso e organizzato e per una capacità conclamata di trasmissione e formazione. Da sempre il premio è patrocinato da Confartigianato Imprese Pordenone, nel quadro di una specifica condivisione di valori e prospettive. L’artista 2023, Jarosław Fret, è stato indicato dal comitato artistico internazionale de L’Arlecchino Errante presieduto da Fabio Tolledi. La targa d’arte del Premio 2023 è stata realizzata dalla mosaicista Stella Zannier.
A seguire si terrà una Lectio magistralis di Jarosław Fret. Regista, attore teatrale, musicista e scenografo, tra i più stimati in Polonia e nel mondo, Fret è stato il fondatore e leader dello storico gruppo d’avanguardia Teatr ZAR, e, dal 1 febbraio 2004 è direttore dell’Istituto Jerzy Grotowski a Wroclaw. Negli anni 1999-2002 ha compiuto numerosi viaggi in Georgia, Armenia e Iran, alla ricerca delle forme musicali più antiche (soprattutto quelle canore), molto importanti, secondo la sua visione, per riflettere sui fondamenti più profondi della comunicazione teatrale. Negli anni successivi, insieme ai membri del Teatr ZAR, con lo stesso obiettivo ha organizzato spedizioni di ricerca sul Monte Athos in Grecia, in Sardegna e in Corsica, in Armenia, Turchia e Israele. Il grande successo degli spettacoli del Teatr Zar appoggiati su quelle ricerche, ha portato la compagnia in tutto il mondo, nei Festival di Chicago, Los Angeles, San Francisco, Atene, Belgrado, Edimburgo, Firenze, Madrid, Parigi, Sibiu, Il Cairo, New Delhi e Seoul. Dal 2021 collabora anche con il Body and Emotions Studio di Monika Wachowicz, con il quale ha prodotto lo spettacolo Sheol, in programma dal 3 al 5 settembre a Pordenone.
A conclusione del pomeriggio (ore 19.15) la presentazione e proiezione di “Vai e non tornare più”, docufilm sul lavoro di Jerzy Grotowski.
Alle ore 21.30 in Piazza della Motta (in caso di pioggia al Capitol), la giornata si concluderà con la band post fol slovena Širom in concerto. Con Ana Kravanja (violino, viola, ribab, daf, ocarine, mizmar, flauto, balafon, cünbüs, kalimba, oggetti vari, voce), Iztok Koren (guembri, banjo, tamburo armonico, grancassa, percussioni, balafon, carillon, oggetti vari) e Samo Kutin (ghironda, tampura brač, lira, liuto, brač, carillon, balafon, tamburo a cornice, ocarina, risonatori acustici, ukulele, mizmarm, gongoma, ikitelia, oggetti vari, voce). Il trio Širom è senza dubbio il fenomeno musicale “di origine controllata” più unico degli ultimi anni, che si esibisce regolarmente sui palchi dei più prestigiosi festival, riempie le pagine di rinomati media internazionali e si colloca nelle liste delle migliori uscite dell’anno. Nel loro repertorio troviamo più di una dozzina di strumenti di diverse tradizioni, che si intrecciano in un tessuto sonoro diverso. La loro moderna musica sciamanica genera una forma espressiva originale, stilisticamente omogenea, che oscilla tra un’ampia gamma di sonorità folk e variegate meditazioni contemporanee in stile rock acustico. Osannato dalla critica internazionale, Širom è uno dei più rigorosi ed ispirati esempi di un lavoro serio e veramente generativo a partire dalla cosiddetta eredità folk, la quale tra l’altro è sempre meno un territorio di identità e sempre più un libero e confortante crocevia di contaminazioni e di ibridi culturali. Il concerto di questa sera ha anche un’importante dedica al premio La Stella de L’Arlecchino Errante a Jarosław Fret, che in campo teatrale ha compiuto e compie una parabola di ricerca per certi versi analoga.
Dalle ore 22.30 si torna all’Ex Convento San Francesco, per il Bistrot all’Indugio, con servizio bar, foto del giorno (e del giorno dopo), sottofondo musicale e incontro informale con gli artisti
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