San Vito, Lef, la fabbrica modello digitale raddoppia gli spazi
Soddisfatti i vertici del Consorzio Ponterosso, di Unindustria e del Comune
Alla Lef 4.0 (Lean experience factory) ovvero la fabbrica modello digitale e centro d’eccellenza dedicato alla formazione esperienziale per la diffusione dei principi di lean management, Industria 4.0 e metodologia Agile, con una cerimonia sobria in linea con i tempi caratterizzati dal Covid-19, è stato dato il via ai lavori di ampliamento della struttura nata nel 2011 dalla collaborazione tra Unindustria Pordenone, la società internazionale di consulenza manageriale McKinsey & Company e altri partner del territorio. Presenti il Presidente del Consorzio Ponte Rosso-Tagliamento Renato Mascherin, il Direttore Daniele Gerolin, il Presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti.
Il progetto di ampliamento che prevede la realizzazione di una nuova struttura, che consentirà di raddoppiare la superficie del centro portandola a 2.000 metri quadrati all’interno della zona industriale del Consorzio Ponte Rosso, comprenderà due linee di produzione, un’area dedicata all’innovazione e un incubatore per le start up. Il progetto è finanziato da Regione e Consorzio Ponte Rosso-Tagliamento per un importo complessivo di circa 3,5 milioni di euro. Finalità dell’iniziativa è di trasformare la struttura da fabbrica ad azienda modello digitale attraverso l’estensione dei digital use case lungo l’intera catena del valore e l’evoluzione dei servizi a supporto della digitalizzazione delle imprese.
Grazie all’ampliamento, l’apprendimento esperienziale offerto dal centro includerà tutte le funzioni di un’azienda vera e propria, dalla produzione fino ai servizi post-vendita. Anche il prodotto finale della Lef 4.0, che crea a scopo didattico compressori per frigoriferi, evolverà da analogico a digitale: i futuri compressori intelligenti non solo saranno dotati di una nuova scatola elettrica e di un nuovo telaio, ma saranno anche in grado di registrare informazioni importanti, come la temperatura e l’assorbimento di potenza, e di comunicarle in tutte le fasi della produzione, così da accelerare il miglioramento continuo del prodotto e supportare il nuovo modello di business della servitizzazione.
L’esperienza formativa portata avanti dalla Lef 4.0 mostra come un’azienda tradizionale può trasformarsi in azienda digitale e come la digital transformation non solo migliora l’efficienza dell’organizzazione, ma è anche in grado di cambiare i modelli di business, orientandoli verso l’offerta di un servizio e non più di un singolo prodotto.
"Il raddoppio degli spazi della LEF 4.0 era un progetto atteso ma con l’avvio in questi giorni del cantiere, l’iniziativa assume un significato ancora più importante, portando con sé un messaggio di voglia di ripartire del sistema azienda - afferma Renato Mascherin, Presidente del Consorzio Ponte Rosso-Tagliamento -. Teniamo a investire su capitale umano e tecnologia, fornire alle aziende gli strumenti digitali e tecnologici nonchè le competenze per gestire questi strumenti. Quest’opera per noi oggi è la concretizzazione di questa visione - sottolinea Mascherin - perchè siamo consapevoli che le imprese hanno bisogno di risposte efficaci ed accessibili, ed è proprio quello che il Consorzio assieme ai propri partner intende offrire".
"Quest’opera costituisce un ulteriore salto di qualità per il Consorzio e c’è grande soddisfazione per l’avvio di lavori avvenuto in questi giorni - conferma Daniele Gerolin, Direttore del Consorzio -. Contiamo di poter completare l’opera nei 320 giorni previsti da progetto e quindi completare e avviare l’operatività della nuova struttura entro il primo semestre del 2021".
Anche il Sindaco Antonio Di Bisceglie saluta con soddisfazione l’avvio del cantiere: "In questo periodo delicato tale iniziativa vuole essere un segno della ripartenza e un segnale tangibile della volontà di sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio".
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