Pista ciclabile da Pinzano a Casarsa Il Comune di Spilimbergo ripulisce il sedime

Era l’anno 1992 quando tra i vari programmi presentati dalle allora componenti politiche in vista delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale, apparve per la prima volta, in una di queste promesse programmatiche che fu poi quella della lista che ottenne la maggioranza dei voti, la realizzazione della pista ciclabile nel sedime della ferrovia.
L’intento era quello di unirsi in futuro a tutta la tratta Casarsa-Pinzano con la stessa finalità. Sembrava un sogno realizzabile in poco tempo, invece i tempi si allungarono. Sono ormai quasi trenta anni che se ne parla ma senza concrete iniziative se non colloqui intenzionali con Ferrovie dello Stato che a nulla hanno portato.
La tratta tra Casarsa e Pinzano venne aperta nel 1912, mentre l’ultimo treno passeggeri transitò su quei binari 1967; quindi fu utilizzata solo per il trasporto merci, per poi essere definitivamente chiusa nel 1987. L’ultimo gestore della linea furono le Ferrovie dello Stato, per un tracciato privo di elettrificazione e a scartamento ordinario. Stazioni e fermate erano posizionate a Pinzano al Tagliamento, Valeriano, Spilimbergo, Provesano, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, Valvasone, Casarsa Nord (scalo merci) e Casarsa centrale.
Qualcosa ora si sta muovendo finalmente, infatti l’amministrazione comunale di Spilimbergo recentemente ha consentito la pulizia di tutto il sedime nella tratta spilimberghese occupata ormai da infestanti rovi, pioppi aceri e altre essenze tra i binari ormai non più visibili tra il verde per lunghi tratti.
Trattasi di un primo passo significativo verso la realizzazione finale ancora lontana ma concretamente fattibile. Infatti la Regione Friuli Venezia Giulia ha ora individuato risorse per 1,3 milioni di euro per dare vita all’acquisizione del sedime da Rfi per poter realizzare una pista ciclabile lunga 27 chilometri
Una nuova ciclovia è ritenuta da tutti gli esperti ed anche dai fruitori un’opportunità di sviluppo per il territorio, sia in termini di mobilità locale che in funzione turistica.
Certo che una volta realizzata bisognerà regolamentare la fruibilità in quanto tanti sono gli attraversamenti stradali ed anche fluviali.