Cordenons, Macello: via libera al progetto definitivo

Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato il progetto definitivo di riqualificazione dell’immobile adibito a macello sotto la gestione ventennale della ditta Gattel. Il primo lotto di interventi, interamente finanziati dalla Regione FVG, conta una spesa di 720 mila euro. L’interesse verso questa struttura è, appunto, di carattere generale in quanto la ditta riesce a svolgere sia macellazione d’emergenza (che avrà uno spazio idoneo) che rito islamico. I capi vengono portati non solo da tutta la regione ma anche dai territori confinanti. La somma stanziata andrà spesa per ottemperare alle normative, riferite alle procedure per la macellazione, nonché a urgenti e non più rinviabili interventi igienico-sanitari a tutela dei lavoratori e alla messa a norma degli impianti.
"Siamo molti soddisfatti per il percorso che abbiamo intrapreso. Contiamo di concludere in qualche mese questa parte dei lavori. Rispondiamo con i fatti a tutte quelle forze a noi contrarie che in questi anni hanno cercato e cercano di sminuire e screditare l’amministrazione", commenta il sindaco Andrea Delle Vedove. A lavori completati la spesa dovrebbe ammontare a 1,8 milioni di euro. "Sono contento anche se non è ancora il momento di cantare vittoria, perché le opere previste devono essere realizzate, contando poi su un successivo finanziamento regionale che ci permetta di concludere i lavori nella loro totalità. Ricordo che anche al gestore spettano importanti investimenti, certo che le sue capacità imprenditoriali saranno all’altezza della sfida", prosegue l’Assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Netto.
La situazione macello si era complicata nel 2012 quando, durante il mandato del sindaco Ongaro, era scaduta la convenzione quindicinale con il gestore. Da otto anni, quindi, la gestione è stata in proroga con poche certezza di continuità per gestore e dipendenti.
In questi giorni Gattel e il Comune firmeranno il rapporto ventennale, frutto della vittoria del bando, che darà in gestione l’attività del macello a chi in questi anni l’ha sempre più valorizzata trasformando uno stabile dismesso in una risorsa per il territorio e per gli allevatori.