Azzano, concorso teatro Mascherini: vince il teatro dei Pazzi di San Donà di Piave
Il “Festival Internazionale dedicato a Marcello Mascherini”: premio miglior spettacolo è andato a “Quel fremito d’amor”, portato in scena dalla compagnia “Teatro dei Pazzi” di San Donà di Piave (Venezia)
La compagnia “Teatro dei Pazzi” di San Donà di Piave (Venezia) con “Quel fremito d’amor”, testo e regia di Giovanni Giusto, ha vinto la quindicesima edizione del “Festival Internazionale del Teatro amatoriale Marcello Mascherini”. Per la categoria Premio Miglior Spettacolo si è infatti aggiudicata l’ambita “Foglia della Magia”, preziosa opera d’arte realizzata dallo scultore azzanese di fama internazionale Dante Turchetto.
Nel Teatro Mascherini di Azzano Decimo sabato 2 novembre si è tenuta la tradizionale serata di gala, animata dalla compagnia “Satiro Teatro” di Vedelago (Treviso) e da Gigi Mardegan che hanno portato sul palco azzanese il travolgente testo “Stand Up Balasso” di Natalino Balasso, nel corso della quale sono stati consegnati diversi premi per ogni categoria. Il “Festival Internazionale dedicato a Marcello Mascherini” riceve il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli che continua a credere fortemente e a sostenere il progetto culturale della Fita di Pordenone, da oltre 20 anni in prima linea nella promozione e nella valorizzazione del teatro amatoriale.
Ad ospitare il Festival internazionale sono stati, come da tradizione, i teatri “Mascherini” di Azzano Decimo e “Gozzi” di Pasiano di Pordenone, messi a disposizione dalle Amministrazioni comunali che hanno confermato con entusiasmo la loro collaborazione per la kermesse che nel tempo si è conquistata una meritata notorietà oltre che una valenza internazionale.
Come decretato dalla giuria presieduta da Antonio Rocco, il Premio Miglior Spettacolo è andato a “Quel fremito d’amor”, portato in scena dalla compagnia “Teatro dei Pazzi” di San Donà di Piave (Venezia) la quale «ha offerto uno spettacolo che unisce ai modi della commedia dell’arte una storia d’amore tormentata e struggente, in una elegante e fantasiosa messinscena; tutti i personaggi rivelano il loro animo poetico e la loro profonda umanità. La compagnia teatrale veneziana si è portata a casa anche il Premio Miglior attrice non protagonista ricevuto da Marica Rampazzo per l’interpretazione di Erizzo «nell'esilarante opera “Quel fremito d'amor”, di Giovanni Giusto, in cui la mitezza e l'esilità del personaggio di Erizzo sono state recitate con grande disinvoltura dalla brava Marica Rampazzo; una interpretazione studiata nei più lievi movimenti con un uso dinamico della voce per rispondere agli sbalzi emozionali del personaggio, rendono la sua presenza scenica frutto di una maniacale opera di cesello sul testo».
Premio Miglior attore protagonista a Francesco Marta della compagnia “Teatroroncade” di Roncade (Treviso) per l’interpretazione di Mario nell’opera “Se devi dire una bugia, dilla grossa!” per «la sua performance è stata caratterizzata da una mimica fenomenale, una recitazione impeccabile, precisa e puntuale e un portamento e una gestualità perfettamente in linea con il personaggio; i movimenti precisi e il ritmo irrefrenabile hanno contribuito a rendere la sua interpretazione memorabile. Francesco Marta ha saputo incarnare il personaggio di Mario in modo completo, trasmettendo ogni stato emozionale con grande maestria. la sua interpretazione ha sfiorato la perfezione». Il Teatroroncade ha portato a casa altri importanti riconoscimenti: il Premio Miglior Regia a Alberto Moscatelli per «il certosino lavoro di incastro fra le esigenze dell’intreccio, la complessità scenografica, la disinvoltura recitativa degli attori e la cura di costumi, colori, luci e suoni è il grande merito di Alberto Moscatelli che, con intelligente leggerezza, sa come intrattenere gli spettatori»; Il Premio Migliore Scenografia perché «la vicenda raccontata nello spettacolo messo in scena dalla compagnia di Roncade esige una scenografia fatta di colorati giochi di luce, di magici tagli e affascinanti movimenti scenografici, tutti funzionali all’agognata e mai realizzata avventura extra-coniugale.
Il Premio Miglior attore non protagonista è stato vinto da Alessandro Tognetti che ha interpretato Donna Pasqua Polegana nell’opera “Il Campiello” rappresentato dalla compagnia teatrale “Soggetti smarriti” di Treviso perché «ne Il Campiello di Carlo Goldoni, riportato alle origini recitative con le figure femminili interpretate da uomini, la bravura di Alessandro Tognetti ha pervaso ogni sua scena; una presenza attoriale potente, frutto del contrasto tra i ritmi comici e i movimenti teneri del personaggio femminile; ha interpretato questo scambio di ruolo senza mai banalizzare il suo recitato, mantenendo alto il valore del testo dell'opera». La compagnia si è aggiudicata anche il Premio Miglior attrice protagonista ricevuto da Angelica Conzon per l’interpretazione di Gasparina: «Nel Campiello abitato da popolane, il personaggio di Gasparina risalta per i tratti linguistici e salottieri con i quali goldoni ne ha tratteggiato e caratterizzato la presenza scenica. la giovane attrice, poggiando sulle eleganti battute del testo, ha conferito a Gasparina tutta la grazia di una fanciulla che sogna una vita migliore».
Premio del Pubblico, decretato dalla platea, con il punteggio di 9.45, è andato alla compagnia “Teatroroncade” di Roncade (Treviso) con “Se devi dire una bugia, dilla grossa”, di Ray Cooney per la regia di Alberto Moscatelli.
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