Venerdì in sala: “Il Cerchio” il film candidato ai David
Il 24 febbraio alle 21 Cinemazero propone il film prodotto dalla sacilese Francesca Cima che sarà in sala con la regista Sophie Chiarello
Arriva in Friuli, venerdì 24 febbraio al Visionario di Udine (ore 20) e a Cinemazero di Pordenone (ore 21), "Il Cerchio", il film documentario che ha commosso critica e pubblico al Festival del Cinema di Roma, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Sky Documentaries. Saranno presenti in sala l'autrice e regista Sophie Chiarello e la produttrice Francesca Cima.
Il film, unica opera italiana in concorso ad Alice nella Città, ha vinto la Menzione speciale della Giuria, è stato selezionato tra i dieci documentari per il David di Donatello e la candidatura ai Nastri D'Argento e ha conquistato il Premio Corso Salani 2023 al Trieste Film Festival.
Chi sono i bambini di oggi, cosa pensano, e come vedono il mondo adulto? «Per trovare le risposte a queste domande, ho deciso di entrare con la telecamera in una classe appena formata di prima elementare. Con una cadenza regolare, per l'intero ciclo di cinque anni, ho partecipato in classe ai cerchi organizzati dalla maestra»: queste le parole della regista Sophie Chiarello, per descrivere il suo ultimo lavoro.
Il film è stato realizzato alla scuola “Istituto Comprensivo Daniele Manin”, plesso Di Donato di Roma Municipio 1, con i bambini della sezione B dal 2015 al 2020 e la maestra Francesca Tortora. "Il Cerchio" non è un documentario sui bambini, ma con i bambini, un documentario che parla di loro ma anche di noi, gli adulti; un ritratto del mondo di oggi in cui si specchia quello di domani.
Il titolo, spiega la regista, deriva dal fatto che «Il cerchio, in una prassi ben conosciuta dai pedagoghi, rappresenta uno spazio fisico e mentale nel quale i venti bambini della sezione B si sono seduti in tondo per parlare, ascoltarsi e confrontarsi su temi di ogni genere. Volevo che a parlare fossero i bambini, che ci fosse la loro voce, con meno filtri possibili. È qui che l’approccio visivo al film credo trovi la sua peculiarità. Ho cercato di rendere il “mezzo cinema” il più invisibile possibile, spogliandomi dell’apparato tecnico, riducendolo all’indispensabile e portando l’obiettivo della telecamera all’altezza del loro sguardo. Il tempo che passa e l’impronta che lascia sulle persone e le micro-società mi appassiona da sempre. Lungo i cinque anni di riprese, il film racconta l’esperienza di un vissuto che assomiglia a volte a un’utopia. La classe filmata diventa il ritratto di un Paese che si evolve e la cui identità cambia e si trasforma».
La regia, il soggetto e la sceneggiatura sono a cura di Sophie Chiarello, il montaggio di Andrea Campajola, il montaggio del suono è di Federico Cabula e Matteo Eusepi, le musiche originali di Gabriele Panico.
Sophie Chiarello è una regista italo-francese. Cresce in Francia e si diploma alla FEMIS di Parigi. Inizia la sua carriera in Italia come aiuto regista di G. Salvatores, M. Venier, E. Winspeare, K. Rossi Stuart, G. Piccioni, W. Labate. Scrive e dirige tre cortometraggi premiati in diversi festival. Un filo intorno al mondo è finalista ai Nastri d’Argento nel 2006. Collabora poi alla regia del film La banda dei babbi natale di Aldo Giovanni e Giacomo e dirige il suo esordio Ci vuole un gran fisico. Decide successivamente di dedicarsi al documentario e nel 2011 scrive e dirige con Anna-Lisa Chiarello Ritals, domani me ne vado che vince il premio speciale della giuria al Festival del Cinema Italiano di Annecy 2012. "Il Cerchio" è il suo secondo documentario.
Per maggiori informazioni sulla programmazione e per l’acquisto dei biglietti consultare i siti www.visionario.movie e www.cinemazero.it.
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