Cultura e Spettacoli
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Spettacolo con le maschere balinesi

“Angikam” sarà proposto sabato 21 settembre alle 20.30 nell’Auditorium della Ex Centrale Idroelettrica A. Pitter di Malnisio a Montereale 

Spettacolo con le maschere balinesi

Tra Laico e Profano propone sabato 21 settembre alle 20.30 nell’Auditorium della ex Centrale Idroelettrica Pitter di Malnisio lo spettacolo “Angikam” della Compagnia Teatro Tascabile di Bergamo in collaborazione con il maestro Enrico Masseroli e la sua orchestra di Gamelan Gong Cenik.
Il fascino delle maschere balinesi tra bellezza e comicità è introdotto da Tiziana Barbiero del Teatro Tascabile di Bergamo con un interessante intervento sul “Matriarcato delle Maschere in Oriente” e con il divertente duetto interculturale tra Arlecchino (Claudia Contin Arlecchino) e la Scimmia Balinese (Marta Suardi). Durante la presentazione viene proiettata sulle pareti dell’auditorium una coloratissima collezione di maschere femminili della cultura indonesiana.
In scena Dario de Falco, Enrico Masseroli, Marta Suardi, Tiziana Barbiero, con la partecipazione straordinaria di Claudia Contin Arlecchino. Musicisti sono Jos Olivini e Pierangelo Pandiscia (calung), Diego Comi (gangsa pemade), Nicolò Pandiscia (gong), Alessia Baldassari (ceng-ceng), Clara Luiselli (kempli).
L’episodio della nascita del personaggio Sidha Karya tratta di un conflitto sempre attuale: il rapporto con lo straniero. Brahmana Sangkya, nobile e anziano sacerdote, rientrato da Giava, si presenta a una importante cerimonia presieduta dal famoso re Watu Renggong. Scambiato per un inopportuno pezzente, viene malamente cacciato. La sciagura subito si abbatte sul paese. Compete al Re scoprirne la causa: il sovrano si ricorda allora dello sgradevole episodio al tempio e manda a cercare il vecchio bastonato. Questi in realtà si rivela essere suo fratello spirituale, figlio del bramano che aiutò suo padre a salire al trono. Lo “straniero riconosciuto”, accettate le scuse, porta a compimento la cerimonia interrotta gettando chicchi di riso di diverso colore nelle quattro direzioni, ristabilendo così l’armonia nel regno. Da allora la sua apparizione, divinizzata con il nome di Sidha Karya (colui che sa compiere l’opera), sarà necessaria per concludere ogni spettacolo cerimoniale di Topeng.
All’interno di questa saggia favola risalente al XVI secolo, l’età dell’oro del teatro balinese), l’attenta drammaturgia del Maestro Enrico Masseroli riesce a trasferire nuovi significati e temi attualizzati sui disastri ecologici che si abbattono anche nel Terzo Millennio sull’umanità e sul pianeta.
Il compito di tradurre in italiano queste riflessioni ecologiche è affidato alle gustosissime improvvisazioni con il pubblico dei personaggi dei Bondres, maschere buffe molto affini ai caratteri della Commedia dell’Arte italiana.
Tra le maschere di questo spettacolo spiccano anche due caratteri femminili di grande impatto: l’anziana alter-ego femminile del matusalemme consigliere Topeng Tua e la buffa zitellona in caccia di fidanzato chiamata Nyoman Semariani, protagonista delle più esilaranti improvvisazioni con il pubblico.

Fonte: Comunicato stampa
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