Pordenone, 12 gennaio:le poesie di Nicole Chabod
Giovedì 12 gennaio alle ore 18.00 presso la Sala conferenze T. Degan in Biblioteca civica a Pordenone verrà presentato da Daniela Dose il libro “Poesie” di Nicole Chabod, edizioni Dreossi.
Giovedì 12 gennaio alle ore 18.00 presso la Sala conferenze T. Degan in Biblioteca civica a Pordenone
verrà presentato da Daniela Dose il libro “Poesie” di Nicole Chabod, edizioni Dreossi.
Scrive di sé la stessa autrice nell’Introduzione al libro “Tanti sono i poeti e pochi coloro che leggono
poesie. Da ragazza pattugliavo per ore il corridoio declamando versi che mia madre, solo per amore,
sopportava in religioso silenzio. Ora, quasi al capolinea della mia vita, chiedo ai giovani che incontro sul mio
percorso quali sono i poeti che hanno amato e amano di più. Nella maggior parte dei casi la risposta è un
confuso balbettio. L'amore per la poesia, sia di poeti di ogni luogo e di ogni dove, dev’essere un virus che ho
contratto fin da bambina. In seguito non sono mai riuscita a guarirne”.
La Chabod , nata a Milano, si considera friulana d’adozione. Ha lavorato per 35 anni come interprete. La
sua prima esperienza letteraria è stata “La gatta racconta” a cui ne sono seguite altre, fra racconti, romanzi e
poesie. Nel 2004 con “Io racconto” ha ricevuto una segnalazione dalla giuria del premio “Caterina Percoto”.
Spiega Daniela Dose: «Leggere le poesie di Nicole Chabod, scrittrice pordenonese, significa lasciarsi
trasportare in un mondo di profondità intrecciato alla leggerezza di chi guarda con benevolenza e ironia alla
vita. Il volume “Poesie” ricorda un canzoniere d’amore. L’amore in tutte le sue sfaccettature: filiale, materno,
amicale, passionale. La scrittrice esprime il dolore della perdita, un dolore universale che tocca ciascuno di
noi. Profonda è la malinconia, soprattutto nell’oscurità della sera, che diventa metafora della sera della vita.
Nonostante le rughe infatti, il cuore pulsa come in gioventù. Eppure la maturità ha mitigato le note più
accese della scrittura. La consapevolezza che la morte non recide i legami, che un Aldilà riunisce le vite, si
coglie in tutta la raccolta: nelle poesie dedicate alla natura, allo splendore del Canada, all’acqua o alla neve.
Un libro da leggere e da gustare con lentezza, per lasciarsi trasportare dentro le piccole cose: una foglia, la
pioggia o un albero di Natale».
L’incontro è aperto a tutti e sarà ad ingresso libero.
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