Il Quartetto Eos domenica 6 apre Perle in Villa
Domenica 6 novembre alle 17.30 nel Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone il Quartetto Eos apre la rassegna Perle Musicali in Villa a cura dell'associazione Musica Pura
La rassegna “Perle Musicali in Villa” a cura di Musica Pura per la direzione artistica di Eddi De Nadai, comincia i cammino domenica 6 novembre (ore 17.30) nel Ridotto del Teatro Comunale di Pordenone con il Quartetto Eos e un programma trasversale, che svolge il filo rosso delle emozioni dal tardo romanticismo di Brahms e Webern fino a Pasolini, grazie alla nuova composizione dedicata al poeta di Casarsa da Renato Miani, su commissione di Musica Pura e dell’Associazione Chamber Music di Trieste, partner dell’evento. Nell’anno del centenario della sua nascita, e in una data simbolicamente vicina alla ricorrenza della sua morte, la figura di Pier Paolo Pasolini emerge tra le note della partitura dal titolo “Per un corpo insepolto”, dialogo per voce recitante, clarinetto e quartetto d’archi, che vede sul palcoscenico, insieme agli strumentisti, l’attore e regista friulano Massimo Somaglino, al cui prestigioso curriculum più recentemente si è aggiunto anche il ruolo di direttore del Teatri Stabil Furlan. L’opera è scandita da sei parti – Introito, Il dì de la me muart, Teatro entusiasmo (Quartettsatz), Frammento alla morte, Una disperata vitalità, Alla madre-La domènia uliva – in cui la lingua friulana e l’italiano si mescolano indissolubilmente, nel ricordo vivo dell’artista, che il maestro Miani tratteggia con delicata sensibilità. A questo programma viene accostato il “Langsamer Satz” di Anton Webern (1905), movimento lento per un incompiuto quartetto d’archi, che si inserisce ancora nel filone del tardoromanticismo post-brahmsiano, rivelando la giovanile ispirazione amorosa dell’autore in un turbine di emozioni, dallo struggimento al tormento drammatico fino al tranquillo epilogo. Da qui alla musica di Brahms, il passo è breve, ed ecco allora il Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115, pagina che appartiene all’ultima stagione creativa del compositore tedesco, scritta nel 1891 per un celebre virtuoso del clarinetto dell’epoca e qui affidata al talentuoso musicista pugliese (classe 1986) Gianluigi Caldarola, oggi Primo Clarinetto Solista dell’Orchestra dell’Operá Royal de Wallonie di Liège (Belgio), dopo aver compiuto gli studi presso il Conservatorio di Foggia e aver avviato la sua brillante carriera vincendo numerose audizioni per orchestra, borse di studio e oltre 15 concorsi solistici. Al suo fianco i giovani musicisti (tutti nati tra il 1996 e il 2000) Elia Chiesa e Giacomo Del Papa, violini, Alessandro Acqui, viola, Silvia Ancarani, violoncello, componenti del Quartetto Eos formatosi nel 2016 all'interno del Conservatorio di Roma, conquistandosi da subito l’attenzione del mondo musicale per la freschezza e la profondità delle sue interpretazioni, tanto da aggiudicarsi nel 2018 il “Premio Farulli” assegnato dalla Critica Musicale Italiana nell’ambito del premio “Franco Abbiati”.
Lo stesso concerto sarà presentato anche il 7 novembre al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, organizzato dall’Associazione Chamber Music di Trieste.
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